mercoledì 25 agosto 2010

Demon's Kiss - Gena Showalter


DEMOnkissLibro comprato in edicola, parte di una serie di romanzi rosa a sfondo fantasy/avventura che pare interessare il pubblico femminile ultimamente. Comprato per curiosità e letto con divertimento e totale disimpegno, come forse è anche giusto fare in vacanza. L’autrice pare aver pubblicato anche altri romanzi dello stesso genere, forse anche con i medesimi personaggi, o parte di quelli presenti in questo libro.

Anya (diminutivo improbabile di Anarchia) è una semidea che vive costantemente braccata da Crono, che vuole prenderle la Chiave Universale che permette a chi la possiede di avere la completa libertà. Nel suo girovagare si imbatte in un gruppo di guerrieri dannati. Questi, avendo aperto il vaso di Pandora, sono stati posseduti da una serie di demoni ognuno dei quali ha una prerogativa diversa. Anche loro semidei, questi guerrieri vivono tra la gente e svolgono il loro compito aspettando di ritrovare il vaso che li ha condannati a tale vita o venire in possesso di qualche oggetto magico che permetta loro di cambiare il proprio destino. A capo di questi guerrieri c’è Lucien, posseduto dal demone della morte (che prende le anime e le porta a destinazione), potente e sfigurato da terribili cicatrici. Anya si innamora ovviamente di lui e fa di tutto per conquistarlo, riuscendoci, per poi combattere il potere di Crono per poter vivere felici e contenti.

Ora, non pensiate che mi sia bevuta il cervello. Il libro è carino e divertente se lo si prende per quello che è. Una cosa da spiaggia, da ombrellone, da leggere distratti da mille altri pensieri e contemporaneamente tiene la giusta compagnia. È un libro assurdo, come mi è già capitato di dire, ma anche piacevole passatempo. Se si legge anche solo per ascoltare una storia, questo è quello che fa Demon’s kiss…

venerdì 20 agosto 2010

L'emporio degli incanti - Tanya Huff

Tanya Huff, lasciati momentaneamente da parte i vampiri della serie di Blood Ties, si cimenta con una storia di streghe che, per quanto lasci lo spazio per un eventuale seguito, si conclude interamente in questo solo romanzo e non sembra preludere, almeno nelle attuali intenzioni dell'autrice, ad una nuova serie.
L’emporio degli incanti catapulta il lettore nell'universo della famiglia Gale, una famiglia matriarcale governata dalle terribili zie (... quando una ragazza Gale invecchia, diventa una zia...) in cui tutti i membri condividono grandi poteri soprannaturali, sia le ragazze sia i maschi della famiglia, che hanno il compito di "scegliere le donne".
In un mondo di simboli, rituali e cerchi magici, che risultano forse più chiari a chi è già avvezzo a magia, paganesimo e mitologia celtica, la Huff narra la storia e la crescita della giovane Alysha Gale, detta Allie, ventiquattrenne assistente ricercatrice in un museo di Toronto appena rimasta senza lavoro, che riceve in eredità dalla nonna -apparentemente morta, anche se le zie non ne sono affatto convinte- un negozio di cianfrusaglie a Calgary (ma, come dice la copertina del libro, Nell'Emporio degli Incanti, ciò che può essere merce da rigattiere per una persona può diventare un tesoro magico per un'altra).
Nella nuova città, nell'emporio della nonna, Allie si ritrova a contatto con personaggi singolari, poiché il negozio si rivela ben presto essere il punto d’incontro della comunità soprannaturale locale, e tra artifatti pericolosi conservati nel negozio e personaggi bizzarri che vivono o bazzicano nei dintorni, si snoda una storia popolata di stregoni, rituali, signori dei draghi ed una minaccia che incombe cupa e apocalittica sulla città, mentre parallelamente si snodano vicende familiari misteriose (con le suddette zie potentissime e dominatrici, immoralmente manipolatrici, nettamente superiori ai nemici e dalle quali Allie coglie al volo l’occasione di allontanarsi) e storie sentimentali e sessuali un po’ sopra le righe, vista la tendenza alquanto incestuosa della famiglia, in cui le zie incoraggiano le unioni tra cugini per preservare ed accrescere i poteri nelle generazioni successive. Ma non tutto, questa volta, andrà come desiderano le zie...
Il romanzo risulta piuttosto fantasioso, innovativo anche per i già appassionati di urban fantasy, e contiene molti tocchi di umorismo, sarcasmo, sensualità ed un linguaggio piuttosto diretto.

venerdì 13 agosto 2010

Il tocco della notte - Laurell K. Hamilton

La descrizione del secondo libro della serie di Merry Gentry data dalla TEA, che ne ha curato l'edizione economica come per tutti gli altri libri della Hamilton, non dà una buona recensione, solo una vaga idea di che cosa si tratti.
Per vari anni, Meredith NicEssus, principessa della Corte Unseelie, ha vissuto a Los Angeles, facendosi chiamare Merry Gentry e lavorando per un’agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. Ma ormai la sua vera identità è stata scoperta e quindi lei può finalmente tornare a casa, dove però l’aspettano non poche difficoltà. Anzitutto, come possibile erede al trono di sua zia Andais, la crudele regina dell’Aria e delle Tenebre, Meredith ha il preciso compito di dare un erede alla corte oscura. Un compito che tuttavia si rivela assai meno semplice e piacevole del previsto… E poi, perché mai la luminosa Corte Seelie, che ha ignorato la principessa fin da quand’era una ragazzina, improvvisamente cerca con ogni mezzo di lusingarla? C’è forse un legame col caso di cui lei si sta occupando e in cui è implicata un’ex amante del re? Tra intrighi politici e schermaglie sentimentali, Meredith Gentry dovrà impegnarsi in una contesa in cui il confine tra il bene e il male è labile e incerto, lottando per la propria vita e per la sopravvivenza di tutte le creature fatate.
Ho già avuto modo di scrivere del primo libro della serie, Un bacio nell'ombra, e vi rimando a quellarecensione per capire chi è Merry.
Nella sua seconda avventura, avvezzi ormai ai nomi ed alle distinzioni tra le creature fatate che compongono il suo mondo, tra sidhe seelie ed unseelie, goblin, fey minori e quant'altri, ritroviamo la nostra eroina occupata in un gravosissimo compito per ordine della sua regina: fare sesso. Fare più sesso possibile con le guardie reali, tutti sidhe unseelie dai fisici spettacolarmente perfetti, che hanno deciso di mettersi al suo servizio: Frost, azzurro come il ghiaccio dai capelli alla pelle, Rhys, bianco come il marmo, Galen, verde come un prato estivo, Nicca, bruno come la terra, e Doyle, nero come la notte.
La ragione di questo compito così ingrato deriva dal fatto che i sidhe hanno grosse difficoltà ad avere degli eredi e la regina Andais vuole a tutti i costi un'erede per la sua corte. Per questa ragione, ha stabilito che abdicherà a favore del primo che riuscirà a procreare tra Meredith, figlia di suo fratello, ma sidhe di sangue non puro e persino mortale, ed il proprio figlio Cel, che ha più volte tentato di eliminare o far liminare la cugina e per questo è stato condannato dalla stessa regina a sei mesi di tprture nelle prigioni del regno.
Ma la momentanea assenza del cugino non metterà la nostra giovane eroina (guarda caso alta 1,52 come l'altra protagonista dei romanzi della Hamilton, Anita Blake, e come lei portatrice di non poche cicatrici) del tutto al riparo da rischi, perché qualcuno ha liberato un mostro dalle possibilità infinite...
Il romanzo è piacevole, divertente, catapulta il lettore in una realtà parallela fatta di creature fantastiche, ed è a tratti molto sensuale. soprattutto nelle pagine in cui Doyle, la Tenebra, capo delle guardie di Merry (e, lo ammetto, mio preferito), finalmente decide dientrare nel letto della principessa!

lunedì 9 agosto 2010

Jane e il drago

Lo so, non abbiamo mai recensito cartoni animati, qui, ma questo ha qualcosa di speciale. Al di là dei buoni sentimenti, dei valori e delle morali che emergono nei vari episodi, è bella e particolare la storia di una ragazza amica di un drago, è uno dei pochi cartoni animati fantasy trasmessi dalle nostre televisioni e, soprattutto, ha davvero dei disegni splendidi!!!
Jane e il Drago (Jane and the Dragon) è una serie d'animazione in CGI prodotta in Canada e Nuova Zelanda, basata sulla serie di libri omonimi scritti da Martin Baynton, che segue le imprese di Jane, una giovane ragazza che si allena per diventare un cavaliere, e del suo amico Drago, un drago di 300 anni che parla, vola e sputa fuoco.
In Italia è stato trasmesso inizialmente da Rai Gulp ed ora è nel palinsesto pomeridiano di Rai Tre.
Jane è una giovane ragazza che vive nel nono secolo, in Inghilterra, in un piccolo regno immaginario chiamato Kippernium (il castello si chiama Kippernia) e, pur essendo stata allevata da una dama, sogna di diventare un coraggioso cavaliere. La ragazza vince la possibilità di diventare uno scudiero dopo aver incontrato - ed essere diventata amica - di un drago.
La serie segue Jane nelle sue interazioni con il resto del castello, con i residenti del regno e le loro frequenti avventure ed attraverso le storie si affrontano temi quali integrità, lealtà, amicizia e coraggio. Jane fa spesso involontari errori durante le sue vicissitudini, ma ogni episodio si conclude felicemente.
Per quanto concerne il desiderio della fanciulla di diventare un cavaliere, il retroscena di questa volontà è spiegato nella sigla di apertura: Jane ricevette la possibilità di realizzare il suo sogno quando il principe reale fu rapito da un drago. Lei partì per liberare il principe ed uccidere la bestia, ma finì invece per diventarne amica. Quando Jane riportò il giovane principe a casa nel castello, il re fece di lei uno scudiero. Ulteriori dettagli di questa prima avventura non sono ulteriormente spiegati nella serie. Volendo sono, tuttavia, spiegati in dettaglio nel primo libro della serie Jane e il Drago dall'autore Martin Baynton, al momento non ancora tradotti in Italia.
Come un cavaliere apprendista, Jane si allena e svolge diversi compiti e doveri intorno al castello. Drago la aiuta e nei turni di pattuglia permette che lei lo cavalchi ed insieme volano intorno al castello. Jane, a sua volta, aiuta Drago, che è orfano, nelle sue ricerche per saperne di più sulla sua famiglia.
Il maestro di Jane è il saggio Sir Theodore. Sir Ivon, un valoroso, ma un po' comico cavaliere, ha un proprio apprendista di nome Gunther, un ragazzo strano per il suo aspetto, e che Jane percepisce come un rivale. In aggiunta a Drago, poi, Jane ha molti altri amici tra il personale del castello: Giullare il buffone, Pepper la cuoca e Rastrello il giardiniere, che hanno tutti l'età di Jane, poi Smithy il fabbro, lo scudiero a molti cavalieri. Nel castello risiedono inoltre il Re e la Regina, i loro due figli, i genitori di Jane e il padre di Gunther. 
Autore del post: Fata

venerdì 6 agosto 2010

Non dirlo a nessuno - Harlan Coben

cobenCome sono giunta a questo libro? Me lo ha regalato il mio mitico hair stylist (che dire parrucchiere ormai non si usa più), in una promozione di Mondadori che distribuiva romanzi agli acconciatori da dare ai clienti affezionati. E io lo sono. Il romanzo è del 2001, Harlan Coben pare essere un bravo scrittore per la critica (uno dei 50 migliori giallisti) e devo dire che sì. Pare vero.

David Beck è un pediatra che ha scelto di lavorare nell'assistenza pubblica. Ha un unico grande amore e una tragedia alle spalle. Anzi, più di una tragedia. Il padre suicida e la moglie assassinata. Tira avanti come può tra un paziente e l'altro, col suo cane Chloe e vicino a lui solo la sorella e la compagna top model. Da quando otto anni prima la moglie è stata assassinata da un serial killer non ha grandi motivi per vivere. Un pomeriggio, in studio, riceve una mail misteriosa con dettagli che solo la moglie poteva conoscere. E un avvertimento: "non dirlo a nessuno". Beck tenta di riprendersi dallo choc, mentre attorno a lui gli eventi cominciano a moltiplicarsi e a coinvolgerlo sempre più. L'FBI riapre l'inchiesta su sua moglie e su altri misteriosi omicidi il cui unico indiziato sembra essere lui. E se la moglie Elizabeth fosse ancora viva?

Il romanzo è coinvolgente, una prima persona per il protagonista e la classica terza persona per quelli che gli ruotano attorno. Avvenimenti che si avvolgono e si dipanano per dare vita a sempre nuovi sospetti, un gioco sottile di caccia all'elemento in cui passato e presente, cacciatori e prede si scambiano i ruoli continuamente fino a un finale insospettabile.
Bello, scorrevole e di piacevole lettura. Ha tratti più cupi, altri più classicamente thriller. Peccato la copertina non proprio azzeccata...