venerdì 15 ottobre 2010

Sedotta dalla luna - Laurell K. Hamilton

La descrizione del terzo libro della serie di Merry Gentry data dalla TEA, che ne ha curato l'edizione economica come per tutti gli altri libri della Hamilton, è questa volta un pochino più esaustiva rispetto ai precedenti volumi.
La principessa della Corte Unseelie Meredith NicEssus è finalmente tornata a casa, dopo aver vissuto a Los Angeles per tre anni sotto falso nome, lavorando per un'agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. È stata richiamata dalla zia, la regina Andais, con il preciso incarico di concepire un erede. Cosa tutt'altro che facile per lei: le fey di sangue reale, infatti, generano pochi figli e quindi la stirpe rischia di estinguersi. Perciò Merry non può limitarsi a un unico partner: sono cinque i sidhe prescelti cui si concede ogni notte, finché uno di loro non riuscirà a metterla incinta, ottenendo così il permesso di sposarla e di diventare re. Ma un evento straordinario costringe Merry ad affrontare un'altra minaccia. Una notte, dopo aver sognato una donna ammantata di luce che le porge un calice d'argento, si sveglia e scopre che quell'oggetto prezioso si è materializzato accanto a lei, risvegliando in lei misteriosi poteri. Poteri che Merry riesce a stento a controllare.
Ho già avuto modo di scrivere del primo libro della serie, Un bacio nell'ombra, e del secondo, Il tocco della notte, e vi rimando in particolare alla recensione del primo per capire chi è Merry.
A differenza dei libri precedenti, questo ed i due successivi (Nel cuore della notte e Il bacio della tempesta) formano una sorta di "trilogia" all'interno della serie, in cui le vicende si svolgono nell'arco di sole 24 ore... tempo stimato all'interno dei tumuli di Faerie, in cui il tempo scorre diversamente, a volte più lento ed altre molto più veloce, che nel mondo umano che si trova all'esterno.
Se al termine de Il tocco della notte avevamo lasciato la protagonista e le sue guardie, i suoi Corvi, esausti dopo aver sconfitto il terribile mostro scatenato dal Taranis, sovrano della corte Seelie, qui scopriamo quali ripercussioni ha avuto l'eroica battaglia del libro precedente sui nostri eroi. In conseguenza allo scontro, infatti, Meredith si ritrova su un piano onirico in cui incontra una donna ammantata di luce che le cede un calice d'argento, che la giovane ritroverà reale e pulsante di magia tra le lenzuola del suo letto al risveglio. Il calice, una reliquia considerata perduta da tempo immemore, sembra essere ricomparso tra le sue mani per un motivo, che ancora però non è chiaro a nessuno dei protagonisti.
In ogni caso, il primo dovere della principessa è ancora e sempre quello di restare incinta di uno dei suoi Corvi e divenire così regina della corte Unseelie al posto della crudele zia Andais. Non mancano quindi parecchie scene fortemente erotiche, ma sempre narrate con uno stile raffinato, elegante e mai volgare.
Oltre al sesso, però, in questo romanzo si cominciano a delineare meglio i caratteri dei vari personaggi ed emergono più chiaramente i sentimenti che essi provano. Se Meredith per molto tempo è stata innamorata del verde Galen, ad esempio, e non ha mai compreso perché il suo compianto padre non avesse incoraggiato una relazione tra loro, ora le diviene più chiaro quanto l'uomo, dolce e a suo modo fragile, non sarebbe affatto adatto a diventare re. E la legge dei sidhe prevede che chiunque riuscirà ad ingravidare la principessa divenga re al suo fianco. Così, si assiste ad un progressivo e lento allontanarsi della giovane dal guerriero verde e ad una sua preferenza sempre più evidente per Rhys, Frost e Doyle.
Ogni personaggio in questa vicenda viene ben analizzato. Ogni guardia ha caratteristiche fisiche e caratteriali molto diverse e perfettamente tratteggiate, tanto che sembra di conoscere i personaggi da sempre ed è facile lasciarsi trasportare ed avere delle preferenze per l'uno o l'altro, sperando che il proprio preferito risulti alla fine il "vincitore". Non a caso, negli USA dove l'intera serie è uscita prima che da noi, erano in vendita t-shirt con le immagini dei protagonisti maschili principali, in gruppo o singolarmente, con citazioni prese dai vari romanzi.

domenica 10 ottobre 2010

L'ombra del sospetto


ombradelsospettoNella noia domenicale accendo su Rai4, unica salvezza che prima o poi mi porteranno via. Dopo una vecchia puntata di Desperate Housewives lascio acceso e vedo iniziare questo film. C'è Milano, con Banderas e Liam Neeson, c'è Laura Linney, la moda, una domanda intrigante fatta a tavola. Il titolo suona meglio in inglese (the other man), anche se lascia già intendere molto del film. Non del tutto, però.

Lisa e Peter sono sposati da 25 anni e hanno una figlia già grande. Lei disegna scarpe e lui inventa programmi informatici. Viaggiano per il mondo, sono una bella coppia. Ma lei scompare. Peter è ossessionato dal suo ricordo e se da una parte tenta di disfarsi di tutti i ricordi, dall'altra comincia a frugare tra le cose di lei. Una cartella inaccessibile sul portatile, un bigliettino nelle scarpe con su scritto "Lago di Como", uno strano messaggio nella segreteria del cellulare. Peter comincia a scavare più a fondo nella vita di sua moglie, una vita che gli sembrava chiara, per scoprire l'inaspettato. Il dolore, la rabbia, il desiderio di vendetta. Tutto passa nella mente di Peter, ossessionato dall'idea di non aver conosciuto che una parte della natura di sua moglie.

Anche se  sembra una storia banale, in realtà non lo è. Complice la regia frammentata di Richard Eyre. La verità si scopre, qualcosa subito, qualcosa non si comprende finché non la si vede. Ed è questo il bello, perché non c'è un reale contendersi l'amore di una donna, c'è un turbine di emozioni e ricordi contrastanti e il fondo di tristezza che il comprendere la vita altrui, anche delle persone che ci stanno più vicine, è davvero un'impresa titanica...