Questo libro di Zoe Ferraris è uscito da poco, pubblicato da Piemme. L'autrice è un'americana che ha vissuto per un certo periodo in Arabia Saudita, per seguire il marito. Il suo primo romanzo, questo, che pare aver conquistato tutti è ambientato proprio lì.
Nayir ash-Sharqi è un palestinese che lavora come guida nel deserto presso Jeddah. Musulmano devoto e molto attento ai sottili equilibri che reggono il suo mondo, viene chiamato da un amico benestante per una emergenza. La sorella sedicenne Nouf è sparita a pochi giorni dalle nozze, si pensa sia fuggita nel deserto.
Nayir arriva tardi e, mandato dalla famiglia a recuperare il corpo privo di vita della ragazza all'obitorio, si trova coinvolto in una serie di indagini per scoprire cosa le sia accaduto. Ad aiutarlo c'è la fidanzata del suo amico, Katya, donna piuttosto emancipata per lui. Senza di lei, comunque, Nayir potrebbe fare ben poco visto che le leggi del suo paese gli impediscono di interrogare le sorelle della ragazza e qualsiasi donna non sposata o priva di scorta. In un crescendo di dubbi i due personaggi troveranno la verità nonostante tutto, anche quando costerà loro qualche scottante delusione.
La lettura è rapida, ma non per questo meno interessante. Le usanze, i modi, piccoli dettagli di una vita che noi possiamo solo immaginare vengono descritti dettagliatamente. Il modo di pensare di entrambi i personaggi è spiegato con chiarezza, le difficoltà che il mondo maschile e quello femminile hanno a incontrarsi in quel contesto appaiono chiare anche a loro. Il fatto di poter avere una finestra su quel mondo è stato la prima molla per farmi acquistare il libro. Poi c'è stata la storia, il giallo di una scomparsa imprevedibile, la svolta finale inaspettata. Un romanzo che può accompagnare degnamente le nostre giornate di vacanza come i momenti rubati agli impegni quotidiani. Bello.
Nayir ash-Sharqi è un palestinese che lavora come guida nel deserto presso Jeddah. Musulmano devoto e molto attento ai sottili equilibri che reggono il suo mondo, viene chiamato da un amico benestante per una emergenza. La sorella sedicenne Nouf è sparita a pochi giorni dalle nozze, si pensa sia fuggita nel deserto.
Nayir arriva tardi e, mandato dalla famiglia a recuperare il corpo privo di vita della ragazza all'obitorio, si trova coinvolto in una serie di indagini per scoprire cosa le sia accaduto. Ad aiutarlo c'è la fidanzata del suo amico, Katya, donna piuttosto emancipata per lui. Senza di lei, comunque, Nayir potrebbe fare ben poco visto che le leggi del suo paese gli impediscono di interrogare le sorelle della ragazza e qualsiasi donna non sposata o priva di scorta. In un crescendo di dubbi i due personaggi troveranno la verità nonostante tutto, anche quando costerà loro qualche scottante delusione.
La lettura è rapida, ma non per questo meno interessante. Le usanze, i modi, piccoli dettagli di una vita che noi possiamo solo immaginare vengono descritti dettagliatamente. Il modo di pensare di entrambi i personaggi è spiegato con chiarezza, le difficoltà che il mondo maschile e quello femminile hanno a incontrarsi in quel contesto appaiono chiare anche a loro. Il fatto di poter avere una finestra su quel mondo è stato la prima molla per farmi acquistare il libro. Poi c'è stata la storia, il giallo di una scomparsa imprevedibile, la svolta finale inaspettata. Un romanzo che può accompagnare degnamente le nostre giornate di vacanza come i momenti rubati agli impegni quotidiani. Bello.