giovedì 27 maggio 2010

Amabili resti - Alice Sebold



amabilirestiSpinta dall'uscita del film di Peter Jackson, che non ho visto, ho acquistato questo libro di Alice Sebold uscito nel 2002 e già conosciuto da molti.

Susie Salmon ha quattordici anni quando viene stuprata e uccisa da un vicino di casa serial killer. E' lei stessa a raccontare dal suo angolo di cielo sia la sua storia che la serie di conseguenze che la sua morte ha scatenato. La reazione della famiglia, le indagini, i suoi ricordi si mischiano in un racconto che commuove senza esagerazioni. Il suo modo di narrare gli eventi, acuto e allegro senza le sovrastrutture degli adulti porta il lettore a confrontarsi con il dolore della separazione, delle occasioni perdute, del non poter fare.
Non è un giallo vero e proprio. Si sa dall'inizio chi è stato e come ha fatto. Si sa tutto e alo stesso tempo si comincia a voler bene alla famiglia di Susie, distrutta, agli amici, ai vicini.
Si continua a sperare fino alla fine che il colpevole venga incastrato, che almeno la giustizia sistemi le cose. E a tifare per il padre ossessionato, per la madre che rifiuta il dolore e per fratello e sorella che si pongono domande e che crescono con una consapevolezza in più.

Sono 345 pagine che scorrono, che prendono e che a volte fanno venire i brividi. Verso la fine anche qualche tentativo di lacrimuccia fa capolino. Con una sua dolcezza, con freschezza, come dev'essere. Ovvio che lo consiglio...

venerdì 21 maggio 2010

Sex and the Single Vampire - Katie MacAlister

Trovato questo libro per caso perché attirata dal titolo e dalla copertina, ho poi scoperto essere il secondo di Katie MacAlister sugli “Oscuri”, ossia i vampiri moravi su cui ha basato la sua fortuna letteraria, giocando spesso -come in questo caso- con titoli cinematografici o televisivi rileggendoli in chiave vampirica.
In questo secondo episodio si parla di Allegra Telford, evocatrice americana alle prime armi spedita a Londra dal suo capo per dimostrare e registrare le sue capacità nell’evocare i fantasmi. In caso di fallimento, dovrà dire addio al suo lavoro.
Visti i suoi scarsi successi iniziali -e con una simile pressione addosso- decide di recarsi da sola di notte in un edificio abbandonato che si dice sia infestato. Anche qui non riesce ad evocare alcunché, ma nel seminterrato si imbatte in un vampiro decisamente sexy coperto di sangue e apparentemente in fin di vita...
Potrebbe non rivederlo mai più, se non avesse accettato di partecipare, per conto di un’amica, alla presentazione dell’ultimo libro dell’autore C. J Dante… dove scopre (sì, ok, qui la storia è piuttosto scontata) che lo scrittore non è altri che il vampiro che ha incontrato la notte precedente, Christian Dante, un Oscuro moravo condannato da una maledizione a trascorrere l’eternità solo finché non troverà la sua Diletta, l’unica donna che potrà redimere la sua anima.
Ma, per quanto -come chiunque si aspetti- la diletta di Dante risulterà essere ovviamente Allegra, lui faticherà a riconoscerla come tale e lei ancor di più, decisa com’è a non accettare più uomini dominante nella sua vita. Toccherà quindi a Joy and Roxy, amiche di Christian, a rimettere a posto le cose. Che saranno ovviamente complicate anche da altre piccolezze come un gruppo che cerca di intrappolare fantasmi (quelli che Allegra evoca accidentalmente) e vampiri per evocare un signore dei demoni...
Il libro è davvero carino, ovviamente leggero, una commediola romantica… con almeno una scena piuttosto sexy (non avevo mai letto una scena d’amore… diciamo spinta per quanto mai volgare… della durata di un’intero capitolo, e non un capitolo di quelli brevi!). Alcune cose sono prevedibili, come ho già avuto modo di dire, ma la trama funziona bene.
La MacAlister ha creato dei vampiri, gli Oscuri moravi, che hanno una loro mitologia e un insieme di tradizioni particolari (per quanto secondo alcuni ricordino non poco i Carpatici di Christine Feehan, ma non avendone mai letto nulla non mi posso esprimere). Chiaramente, come tutte le commedie sui vampiri non vanno presi troppo seriamente, ma la storia è un buon mix di romanticismo, fantasia, un pizzico di suspence e molto humor, fornito soprattutto dai fantasmi inconsapevolmente evocati da Allegra (tipo Jem, un giovane domestico del diciottesimo secolo che inizia a guardare MTV e prende ad atteggiarsi a rapper) e dalle due amiche che si improvvisano paraninfe, Joy and Roxy, due personaggi che provengono dal primo libro dell’autrice, A Girl’s Guide to Vampires.
E’ un vero peccato che nessun editore nostrano abbia ancora deciso di tradurre questa piacevole –e prolifica!- autrice... per quanto lo abbia già proposto ad alcuni con dovizia di sinossi e traduzione dei primi due capitoli.

venerdì 7 maggio 2010

Kung Fusion

kungfusion
Regista: Stephen Chow
Sceneggiatori: Stephen Chow (sceneggiatore)
Xin Huo (sceneggiatore)
Data di uscita: 2005 (Italia) - (2004)
Genere: Azione | Commedia | Crimine | Fantasy


Da tempo non scrivo su qualche film, ebbene questa notte non ho potuto trattenermi e dunque eccomi qui a scrivere di un film che ho scoperto per caso e noia. Dopo aver visto il film ho letto anche qualche recensione, e ci sono pareri contrastanti e chiavi di lettura differenti, chi sul regista/attore, chi sul genere, chi facendo solo confronti con filoni precedenti, ecc. In conclusione non una delle recensioni mi ha dato soddisfazione.
Ambientanto in Cina in un periodo non bene identificato (alcuni dicono anni '30 altri anni '40) il tutto si svolge partendo da storie di gang più o meno mafiose e personaggi forse improponibili, ma certamente buffi e grotteschi. Vi lascio leggere le trame sui vari siti del settore, qui io mi limito solamente a dire: geniale.
Per quanto la scelta del doppiaggio sia stravagante e portatrice di sorrisi, il film si lascia gustare in tutti i suoi tratti: comici, grotteschi, realistici, sarcastici ed ironici. Non mi capita spesso di ridere guardando un film ma in questo caso è accaduto. Pur trattando di arti marziali e condizioni sociali verosimili, il taglio del film è tale da permettere una ampissima chiave di lettura, pur ridendo. Per questo l'ho trovato geniale anche nelle sue esagerazioni, certo è che il cast di tutto rispetto si è prestato a giocare in questo film.
Per gli amanti del demenziale, delle arti marziali e delle storie a lieto fine suggerisco di guardalo alla prima occasione senza troppe aspettative, solo per il gusto di vedere come continua scena dopo scena, pur trovandosi in un contesto anomalo. Leggero ma con dei messaggi e non sono pochi secondo me; a voi scegliere quelli che preferite.


Autore del post: Zugo

lunedì 3 maggio 2010

The constant gardener - il complotto


constant_gardener-locQuesto film del 2005 è stato tratto da un romanzo di John Le Carrè ed è diretto da Fernando Meirelles, regista brasiliano. Il cast si avvale soprattutto della presenza di Ralph Fiennes e Rachel Weisz, perchè il resto degli attori è poco conosciuto. Un film ambientato in Africa e in piccola parte a Londra e in altre città europee.

Justin Quayle (Fiennes) saluta la moglie Tessa (Weisz) all'aeroporto. Lei sta partendo con un suo amico medico, mentre Justin resta nella città dove entrambi vivono in Africa. Lui è un diplomatico e lei una volontaria. Qualche tempo dopo Justin viene informato che una donna bianca e un uomo ancora sconosciuto sono stati uccisi da qualche delinquente. Justin riconosce la moglie sul tavolo dell'obitorio e, mentre tutti giocano a far supposizioni sulla fedeltà della donna al marito, lui comincia a rivivere la loro storia d'amore cominciata a Londra e sfociata in un matrimonio particolare. Si scopre che Tessa era veramente molto attaccata al suo lavoro e che si era fatta dei nemici a forza di stuzzicare i potenti in favore dei poveri africani. Lei aveva tenuto Justin all'oscuro delle sue attività per un patto che avevano stretto al matrimonio, ma più il tempo passa, più Justin vuole sapere che cosa ha portato Tessa alla morte e se davvero deve dare retta a tutte le voci che circolano. Verrà così lentamente a scoprire una serie di connessioni tra i suoi amici e i fatti di cui si occupava la moglie, che hanno portato all'eliminazione della donna. A questo punto Justin decide che deve per forza rompere il patto ed entrare a far parte del gioco, con qualsiasi conseguenza ciò comporti.

Un film intenso, toccante, vero. Complicato come un giallo, delicato come un film sentimentale, realistico quanto un documentario. Con i protagonisti intensi, con alcuni personaggi di sfondo bene interpretati (Pete Postlethwaite, su tutti) e un'ottima fotografia. Per questo ruolo Rachel Weisz ha vinto un Oscar nel 2006. Da vedere!