giovedì 23 agosto 2012

La Meccanica Del Cuore - Mathias Malzieu

Graditissimo regalo, questo libro l'ho letto in poco meno di 5 giorni. Oggetto di discussione e di ispirazione per chi me lo ha regalato, ha voluto condividere con me il piacere di questa leggera lettura.

Edito da Fentrinelli - Sezione Narratori
La meccanica del cuore
 
Siamo nel 1874 nella notte più fredda del mondo nasce Jack che per il grande freddo ha il cuore che non funziona e così una strega/levatrice risolve il problema applicando un orologio meccanico a cucù al posto del cuore per farlo sopravvivere. Ci troviamo in Francia nella città dell'amore ed è così che Jack nonostante non debba amare per non rompere l'orologio che lo tiene in vita, si innamora perdutamente di una ballerina andalusa. Straziato dal pensiero di lei parte per un viaggio alquanto psichedelico per ritrovarla ed amarla nonostante le raccomandazioni della levatrice/strega divenuta sua madre adottiva fossero tutte contrarie: "Uno, non toccare le lancette. Due, domina la rabbia. Tre, non innamorarti, mai e poi mai." Così dalla casa natia attraverso il viaggio e la permanenza in Spagna la narrazione si riempie di personaggi più o meno realistici che accompagnano e ruotano intorno ai due protagonisti della storia. Verso la fine del libro non poteva mancare un piccolo colpo di scena con cui dare un po' di tono realistico e grottesco a tutta la vicenda.
Libro leggero e gustoso da leggere di una storia d'amore giovanile e tribolata ma con momenti topici e intensi che trattengono il lettore anche se sparsi qua è la ci sono degli anacronismi riportati dall'autore Mathias Malzieu (leader di un gruppo rock francese); in alcune recensioni viene affiancato un po' alle atmosfere di Tim Burton, ma per la verità tolti un paio di dettagli, questo libro in effetti ha un suo perché per la mistura del favolistico con sentimentalismo giovanile (che forse trova ancora in se stesso l'autore) con l'ambientazione e scenicità grottesca che non scompare mai.
Per me è stata una gradevole lettura ottenendo un momento di relax, non troppo impegnativa potendo contare sul giusto gusto della lettura che portano con se queste 160 pagine scarse.

giovedì 16 agosto 2012

Linee di sangue - Tanya Huff

Leggere la Huff, per me, è un po' come tornare a casa. Non tanto per temi o personaggi, quanto per il modo sbrigativo e deciso con cui scrive. Familiare, per me, più ancora di mostri e vampiri di ogni tipo. Questo, in Italia dal 2008 per Delos, è il terzo volume della serie del sangue (the blood books) cha ha dato spunto a una breve ma godibilissima serie tv: Blood Ties.

In questo romanzo Vicky Nelson, investigatrice con problemi di vista e con amici davvero speciali, si trova ad affrontare una misteriosa serie di delitti che partono dal Museo Egizio di Toronto. Anche se nessuno a parte Mike Cellucci pensa che il colpevole sia una mummia di cui nessuno ricorda la presenza. Oltre a questo, Vicky si trova ad affrontare un momento di difficoltà di Henry Fitzroy, il suo affascinante amico vampiro - o più che amico - che ha cominciato a sognare il sole e teme che questo sia il preludio a un istinto suicida che potrebbe colpirlo. Divisa tra l'indagine e la protezione del sonno di Henry, Vicky si troverà anche coinvolta suo malgrado nei piani della mummia. Quest'ultima ormai umana si rivela come sacerdote di un antico dio egizio che lo ha reso immortale al fine di procurargli sempre più adepti. In un crescendo di azione e momenti di disperata ilarità, il terzetto improbabile affronterà la mummia e il suo dio contro tuto e contro tutti.

Sono puro intrattenimento, i libri della Huff. Niente di eccezionale eppure intelligenti e divertenti. Peccato che la serie tv si sia esaurita così in fretta, perché i protagonisti erano molto ben resi dagli attori scelti a interpretarli e restano impressi tanto da vederli agire anche solo tra le righe del libro. 

mercoledì 15 agosto 2012

La stanza degli spiriti - Shilpa Agarwal

Una storia di fantasmi, di ragazzi e di una famiglia straziata dal dolore. L'autrice, pur essendo nata a Bombay, ha studiato e vive negli Stati Uniti e con questo romanzo ha vinto un premio dedicato agli autori dell'Asia del sud. Un romanzo del 2005, pubblicato in Italia da Piemme nel 2010.

Nella Bombay del 1947, in attesa del monsone che sta per scatenarsi, la tredicenne Pinky ha la sua prima grande delusione d'amore. Una notte, infatti, scopre suo cugino che sgattaiola nel giardino dei vicini e spia la giovane Lovely. Presa da un senso di rabbia e impotenza, decide di trasgredire a una delle poche regole ferree della casa in cui vive con la nonna Maji, con lo zio e la sua famiglia: apre la porta del bagno durante la notte, sebbene siano almeno tredici anni che quella porta resta chiusa ogni notte per una strana superstizione. In questo modo, Pinky dà il via a una serie di eventi che cambieranno la vita all'intera famiglia. Non solo scatena un fantasma che era imprigionato proprio nel bagno, ma mette a nudo tutte le debolezze della famiglia con cui divide la vita. Mentre tutto scivola acquoso verso la tragedia, Pinky rivivrà la tragedia della sua famiglia: la morte della cuginetta neonata avvenuta per l'appunto tredici anni prima. Non solo, cercando di svelare il segreto che lega il fantasma alla casa, riuscirà a portare alla luce la verità triste e sconvolgente che tutti avevano rimosso o nascosto.

Romanzo interessante, non sconvolgente in quanto a presa sul lettore. Le scene soprannaturali sono ingenue, anche se ben scritte. Il lato "giallo" è caotico, si mette un po' troppa carne al fuoco, fuorviando il lettore per poi attingere a una spiegazione tutto sommato facile, ma strettamente legata alla cultura indiana.