mercoledì 15 dicembre 2010

Il club erotico del martedì - Lisa Beth Kovetz

Romanzo d'esordio dell'autrice teatrale e produttrice Lisa Beth Kovetz, pubblicato in Italia da Newton Compton nella collana Anagramma, in realtà non è un testo erotico come potrebbe far supporre il titolo, ma piuttosto la storia di un'amicizia al femminile, che nasce pian piano con la scusa di un gruppo letterario a tema, appunto, erotico, ma via via si sviluppa ed approfondisce superando differenze di estrazione sociale, ambiente, età ed interessi. 
A New York, all'interno dello studio legale Warwick & Warwick, alcune donne si trovano ogni martedì durante la pausa pranzo per condividere i loro scritti. L'idea di questo "club letterario" è partita da Aimee, assistente legale, incinta e trascurata da un marito votato solo all'inseguimento della propria carriera di fotografo, che cerca in questo modo di riempire un vuoto nella sua esistenza.
Al gruppo, man mano divenuto più esiguo, specie da quando si è deciso di virare sull'erotismo, partecipano la bella Brooke, amica di lunga data di Aimee, di famiglia agiata ed abituata a frequentare la buona società newyorkese, e Lux, segretaria giovane e bella quanto incolta e con uno stile nel vestire decisamente personale, bersaglio di molte maldicenze nello studio legale... quando un martedì, del tutto a sorpresa e senza alcun invito, si unisce a loro  anche Margot, cinquantenne in carriera prossima a diventare socia dello studio, ma senza amici ed affetti.
Tra racconti erotici sgrammaticati o ben scritti (ma mai eccessivamente espliciti), incontri, scontri, digressioni nelle singole vite delle quattro protagoniste, uomini contesi (uno solo, a dire il vero) e momenti quanto mai esileranti, le quattro donne cresceranno, cambieranno, abbandoneranno fardelli ormai inutili e cementeranno un'amicizia che all'inizio sembrerebbe improbabile, in un crescendo di solidarietà, affetto e rinnovata autostima.
Il romanzo è davvero piacevole, divertente, estremamente scorrevole, ed i personaggi sono descritti in modo efficace, sia quelli principali sia gli uomini che, inevitabilmente, rimangono piuttosto sullo sfondo. Divertente, mai banale e non sempre prevedibile, è davvero un'ottima lettura "al femminile". Prossimo a diventare un film, il libro ha anche già un seguito: "Lux's Practcal Erotica Adventure", di cui per il momento non sembra però prevista una traduzione italiana.

mercoledì 3 novembre 2010

Maximum Ride - James Patterson

Max, Fang, Iggy, Nudge, Gasman e Angel sono sei ragazzi solo apparentemente normali. In realtà sono stati manipolati geneticamente ancora in fasce, aggiungendo al loro dna un 2% di dna preso dagli uccelli, che ha fatto sì che crescessero loro splendide ali retrattili ed occultabili in due scanalature ai lati delle spine dorsali e che le loro ossa, seppur estremamente robuste, fossero leggere come quelle dei volatili. Inoltre, le manipolazioni li hanno resi più forti della media umana e man mano fanno emergere in loro particolari doti e capacità impreviste.
L'esperimento Angel è il primo romanzo della serie, che vede i ragazzi fuori dall'istituto in cui sono cresciuti, detto La Scuola, e quindi lontani dagli scienziati che per anni li hanno utilizzati come cavie.
Il gruppo dei sei ragazzi-uccello vive nella boscaglia dove li ha portati Jeb, il loro salvatore, lo scienziato che ha deciso di liberarli e crescerli come figli. Da tempo, però, Jeb è sparito... tutti i ragazzi sanno che è stato sicuramente catturato ed ucciso dagli Eliminatori, gli altri esperimenti genetici della Scuola, ibridi umani-lupoidi, creati appositamente per dare la caccia ai fuggitivi.
E' quindi la giovane Max, la più grande - 14 anni -, a capo del gruppo ora. È una ragazza molto attenta, responsabile e con un debole per la più piccolina, Angel, di 6 anni, telepatica, che sembra assomigliare in tutto e per tutto ad un dolce e tenero angioletto dai riccioli biondi.
Quando la piccola Angel sarà catturata dagli Eliminatori, il gruppo non esiterà un attimo a mettersi in viaggio per liberarla, affrontando una serie di avventure, separazioni, paure e scoperte inattese.
Il romanzo punta sicuramente ad un pubblico giovane, come si può facilmente evincere dalla giovane età dei protagonisti, ma non stenta a coinvolgere anche gli adulti, grazie ad un ritmo serrato e una storia avvincente nella sua non banalità.
Resta solo una vaga sensazione di "familiarità", per coloro che abbiano visto la serie televisiva Dark Angel, per una serie di parallelismi (la Scuola, gli esperimenti genetici con dna differente da quello umano, addirittura il nome della protagonista) che però non si sviluppano in un "già visto", anche perché Patterson -pur autore anche di serie televisive- non ha nulla a che fare con il telefilm citato.

venerdì 15 ottobre 2010

Sedotta dalla luna - Laurell K. Hamilton

La descrizione del terzo libro della serie di Merry Gentry data dalla TEA, che ne ha curato l'edizione economica come per tutti gli altri libri della Hamilton, è questa volta un pochino più esaustiva rispetto ai precedenti volumi.
La principessa della Corte Unseelie Meredith NicEssus è finalmente tornata a casa, dopo aver vissuto a Los Angeles per tre anni sotto falso nome, lavorando per un'agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. È stata richiamata dalla zia, la regina Andais, con il preciso incarico di concepire un erede. Cosa tutt'altro che facile per lei: le fey di sangue reale, infatti, generano pochi figli e quindi la stirpe rischia di estinguersi. Perciò Merry non può limitarsi a un unico partner: sono cinque i sidhe prescelti cui si concede ogni notte, finché uno di loro non riuscirà a metterla incinta, ottenendo così il permesso di sposarla e di diventare re. Ma un evento straordinario costringe Merry ad affrontare un'altra minaccia. Una notte, dopo aver sognato una donna ammantata di luce che le porge un calice d'argento, si sveglia e scopre che quell'oggetto prezioso si è materializzato accanto a lei, risvegliando in lei misteriosi poteri. Poteri che Merry riesce a stento a controllare.
Ho già avuto modo di scrivere del primo libro della serie, Un bacio nell'ombra, e del secondo, Il tocco della notte, e vi rimando in particolare alla recensione del primo per capire chi è Merry.
A differenza dei libri precedenti, questo ed i due successivi (Nel cuore della notte e Il bacio della tempesta) formano una sorta di "trilogia" all'interno della serie, in cui le vicende si svolgono nell'arco di sole 24 ore... tempo stimato all'interno dei tumuli di Faerie, in cui il tempo scorre diversamente, a volte più lento ed altre molto più veloce, che nel mondo umano che si trova all'esterno.
Se al termine de Il tocco della notte avevamo lasciato la protagonista e le sue guardie, i suoi Corvi, esausti dopo aver sconfitto il terribile mostro scatenato dal Taranis, sovrano della corte Seelie, qui scopriamo quali ripercussioni ha avuto l'eroica battaglia del libro precedente sui nostri eroi. In conseguenza allo scontro, infatti, Meredith si ritrova su un piano onirico in cui incontra una donna ammantata di luce che le cede un calice d'argento, che la giovane ritroverà reale e pulsante di magia tra le lenzuola del suo letto al risveglio. Il calice, una reliquia considerata perduta da tempo immemore, sembra essere ricomparso tra le sue mani per un motivo, che ancora però non è chiaro a nessuno dei protagonisti.
In ogni caso, il primo dovere della principessa è ancora e sempre quello di restare incinta di uno dei suoi Corvi e divenire così regina della corte Unseelie al posto della crudele zia Andais. Non mancano quindi parecchie scene fortemente erotiche, ma sempre narrate con uno stile raffinato, elegante e mai volgare.
Oltre al sesso, però, in questo romanzo si cominciano a delineare meglio i caratteri dei vari personaggi ed emergono più chiaramente i sentimenti che essi provano. Se Meredith per molto tempo è stata innamorata del verde Galen, ad esempio, e non ha mai compreso perché il suo compianto padre non avesse incoraggiato una relazione tra loro, ora le diviene più chiaro quanto l'uomo, dolce e a suo modo fragile, non sarebbe affatto adatto a diventare re. E la legge dei sidhe prevede che chiunque riuscirà ad ingravidare la principessa divenga re al suo fianco. Così, si assiste ad un progressivo e lento allontanarsi della giovane dal guerriero verde e ad una sua preferenza sempre più evidente per Rhys, Frost e Doyle.
Ogni personaggio in questa vicenda viene ben analizzato. Ogni guardia ha caratteristiche fisiche e caratteriali molto diverse e perfettamente tratteggiate, tanto che sembra di conoscere i personaggi da sempre ed è facile lasciarsi trasportare ed avere delle preferenze per l'uno o l'altro, sperando che il proprio preferito risulti alla fine il "vincitore". Non a caso, negli USA dove l'intera serie è uscita prima che da noi, erano in vendita t-shirt con le immagini dei protagonisti maschili principali, in gruppo o singolarmente, con citazioni prese dai vari romanzi.

domenica 10 ottobre 2010

L'ombra del sospetto


ombradelsospettoNella noia domenicale accendo su Rai4, unica salvezza che prima o poi mi porteranno via. Dopo una vecchia puntata di Desperate Housewives lascio acceso e vedo iniziare questo film. C'è Milano, con Banderas e Liam Neeson, c'è Laura Linney, la moda, una domanda intrigante fatta a tavola. Il titolo suona meglio in inglese (the other man), anche se lascia già intendere molto del film. Non del tutto, però.

Lisa e Peter sono sposati da 25 anni e hanno una figlia già grande. Lei disegna scarpe e lui inventa programmi informatici. Viaggiano per il mondo, sono una bella coppia. Ma lei scompare. Peter è ossessionato dal suo ricordo e se da una parte tenta di disfarsi di tutti i ricordi, dall'altra comincia a frugare tra le cose di lei. Una cartella inaccessibile sul portatile, un bigliettino nelle scarpe con su scritto "Lago di Como", uno strano messaggio nella segreteria del cellulare. Peter comincia a scavare più a fondo nella vita di sua moglie, una vita che gli sembrava chiara, per scoprire l'inaspettato. Il dolore, la rabbia, il desiderio di vendetta. Tutto passa nella mente di Peter, ossessionato dall'idea di non aver conosciuto che una parte della natura di sua moglie.

Anche se  sembra una storia banale, in realtà non lo è. Complice la regia frammentata di Richard Eyre. La verità si scopre, qualcosa subito, qualcosa non si comprende finché non la si vede. Ed è questo il bello, perché non c'è un reale contendersi l'amore di una donna, c'è un turbine di emozioni e ricordi contrastanti e il fondo di tristezza che il comprendere la vita altrui, anche delle persone che ci stanno più vicine, è davvero un'impresa titanica...

sabato 18 settembre 2010

Lasciami entrare


locandina-lasciami-entrareLo avevo snobbato, lo ammetto. Mi son detta: "che ne capiranno mai di vampiri gli svedesi?" L'ambientazione mi sembrava inadatta. Poi, ieri sera, Rai4 lo ha trasmesso. Colpo di fulmine.

Oskar è un ragazzino di 12 anni che potrebbe essere un po' lo scemo del villaggio. Vessato dai bulli della scuola, incapace di reagire, vive solo con la madre dopo la separazione dei suoi. Nel suo quartiere incontra Eli, una ragazzina della sua età dall'aspetto diverso dai suoi compaesani. Fanno amicizia, anche se lei dapprima non sembra essere amichevole. Eli vive nell'appartamento a fianco a quello di Oskar con un signore di mezza età che si scoprirà non essere suo padre. Le stranezza della ragazzina non interessano Oskar, che se ne innamora e che passa il suo tempo a farsi malmenare dai compagni. Parlando con lei, però, lui trova la forza di reagire. Ma le cose si complicano. Si scopre che Eli vive nutrendosi di sangue umano e che il signore con cui vive va in giro a procurarle cibo.  Finché non lo catturano. A quel punto l'amicizia/amore tra i due ragazzini sembra traballare, ma alla fine...

Spacciato per horror, in realtà è una vera opera d'arte. Poesia. Il contrasto tra il gelo, la neve e le lunghe notti della Stoccolma dell'82 con il calore di un'amicizia particolare fatta anche di molti silenzi. Un film leggermete lento rispetto ai miei soliti, ma intenso. Romantico. Vietato ai minori di 14 anni qui, per le scene di violenza (nemmeno terribili), per un minimo di nudità e il linguaggio non sempre aulico. Da vedere assolutamente!

martedì 14 settembre 2010

Terminator - the Sarah Connor chronicles


tscc_10Finirò per sembrare una maniaca, ma per fortuna la recensione dell'ultimo film l'ha fatta Romins... La serie tv, purtroppo terminata alla fine della seconda stagione, deriva dall'idea geniale di James Cameron come i film con Schwarzenegger. Non credo ci sia molto da raccontare perché dopo quattro film almeno un briciolo di trama dovrebbe essere conosciuta ai più.

La serie tv tratta ovviamente della storia del giovane John Connor alle prese con l'adolescenza e con robot mandati dal futuro per eliminarlo, come già era successo a sua madre. Si aggiunge alla trama una lotta senza quartiere per cercare di eliminare Skynet prima ancora della sua nascita in modo da evitare il giorno del giudizio. Viaggi nel tempo, intrighi e misteri si aggiungono mano a mano che si procede. Vita difficile per un ragazzo che sembra a volte molto più maturo della sua età e a volte capriccioso come fosse più giovane. Con lui c'è sua madre Sarah, la cyborg Cameron e lo zio Derek che, sorpresa sorpresa, è un reduce da Beverly Hills 90210 (prima serie, quella antica).

Peccato, davvero peccato, che sia finita. Accidenti.

mercoledì 1 settembre 2010

Death Race


Film macho di quest'estate indiana. Visto su un canale satellitare a caso tra quelli disponibili in albergo, con pesanti tagli da parte della censura sia nei dialoghi che nelle scene più pulp. Film d'azione, di macchine e figa. Completamente improbabile, ma per questo anche godibile.

Dopo una crisi economica mondiale gli istituti correzionali sono gestiti da privati che usano i detenuti in vari modi. A Terminal Island esiste la Death Race, una corsa d'auto all'ultimo sangue in tre manches in cui i piloti si eliminano uno con l'altro in tutti i modi possibili. Armi, scontri, scorrettezze e cattiveria. Il pilota migliore muore al termine di una gara e Hennessy, la direttrice della prigione, decide di sostituirlo con Jensen Aimes, detenuto per l'omicidio della moglie, che però non ha ucciso lui. Approfittando del fatto che il pilota morto indossava una maschera, il mito di "Frankenstein" può mantenersi vivo anche se il pilota cambia. Aimes non è molto d'accordo, ma accetta. Le regole del gioco cambiano col procedere del film. Fino al lieto fine in cui l'eroe e l'antieroe fuggono con la pupa di turno.

Assurdo, sì. Pieno di incongruenze, parolacce, violenza gratuita e chi più ne ha più ne metta. Adrenalinico, forse. Divertente in fondo, come molti film del suo genere. Non indimenticabile di sicuro. Il protagonista, Jason Statham, ha la faccia giusta. Non bello, fisicato, pelato al punto giusto non attira granché. Tanto è un film per uomini, quindi l'importante è che le poche ragazze siano decisamente carucce...
Buon divertimento a tutti!

Mr. Darcy, Vampyre - Amanda Grange


Elizabeth e Darcy, i protagonisti dell’indimenticabile Orgoglio e pregiudizio, si sono sposati e si accingono a raggiungere il Lake District, a nord del Paese, ma una misteriosa lettera recapitata a Darcy durante il ricevimento di nozze inizia a turbarlo profondamente e sconvolge i loro piani all’ultimo momento.
Darcy decide così di partire per il continente, in un lungo viaggio che porterà gli sposi a Parigi, attraverso le Alpi e quindi a Venezia ed infine in centro Italia.
Elizabeth percepisce lo strano turbamento nell’amato e si rende conto che la loro, più che un vacanza, pare una fuga, ma non riesce a spiegarsi cosa si nasconda dietro il comportamento scostante di Darcy, fino ad una sorta di prova d’amore finale che porterà Elizabeth e Darcy fino alla bocca dell’inferno.
Che dire, la dolce e giovane Elizabeth arriva a comprendere la vera natura dell'amato consorte intorno a pagina 200 mentre il lettore, quand'anche non fosse aiutato dal titolo, ci arriverebbe grosso modo a pagina 30, ma il libro è ben scritto, l'autrice rispetta molto bene lo stile regency dell'epoca della Austen ed è a suo modo originale. Sicuramente scorrevole, è perfetto se non si vuole un testo che richieda eccessivo impegno!!!

mercoledì 25 agosto 2010

Demon's Kiss - Gena Showalter


DEMOnkissLibro comprato in edicola, parte di una serie di romanzi rosa a sfondo fantasy/avventura che pare interessare il pubblico femminile ultimamente. Comprato per curiosità e letto con divertimento e totale disimpegno, come forse è anche giusto fare in vacanza. L’autrice pare aver pubblicato anche altri romanzi dello stesso genere, forse anche con i medesimi personaggi, o parte di quelli presenti in questo libro.

Anya (diminutivo improbabile di Anarchia) è una semidea che vive costantemente braccata da Crono, che vuole prenderle la Chiave Universale che permette a chi la possiede di avere la completa libertà. Nel suo girovagare si imbatte in un gruppo di guerrieri dannati. Questi, avendo aperto il vaso di Pandora, sono stati posseduti da una serie di demoni ognuno dei quali ha una prerogativa diversa. Anche loro semidei, questi guerrieri vivono tra la gente e svolgono il loro compito aspettando di ritrovare il vaso che li ha condannati a tale vita o venire in possesso di qualche oggetto magico che permetta loro di cambiare il proprio destino. A capo di questi guerrieri c’è Lucien, posseduto dal demone della morte (che prende le anime e le porta a destinazione), potente e sfigurato da terribili cicatrici. Anya si innamora ovviamente di lui e fa di tutto per conquistarlo, riuscendoci, per poi combattere il potere di Crono per poter vivere felici e contenti.

Ora, non pensiate che mi sia bevuta il cervello. Il libro è carino e divertente se lo si prende per quello che è. Una cosa da spiaggia, da ombrellone, da leggere distratti da mille altri pensieri e contemporaneamente tiene la giusta compagnia. È un libro assurdo, come mi è già capitato di dire, ma anche piacevole passatempo. Se si legge anche solo per ascoltare una storia, questo è quello che fa Demon’s kiss…

venerdì 20 agosto 2010

L'emporio degli incanti - Tanya Huff

Tanya Huff, lasciati momentaneamente da parte i vampiri della serie di Blood Ties, si cimenta con una storia di streghe che, per quanto lasci lo spazio per un eventuale seguito, si conclude interamente in questo solo romanzo e non sembra preludere, almeno nelle attuali intenzioni dell'autrice, ad una nuova serie.
L’emporio degli incanti catapulta il lettore nell'universo della famiglia Gale, una famiglia matriarcale governata dalle terribili zie (... quando una ragazza Gale invecchia, diventa una zia...) in cui tutti i membri condividono grandi poteri soprannaturali, sia le ragazze sia i maschi della famiglia, che hanno il compito di "scegliere le donne".
In un mondo di simboli, rituali e cerchi magici, che risultano forse più chiari a chi è già avvezzo a magia, paganesimo e mitologia celtica, la Huff narra la storia e la crescita della giovane Alysha Gale, detta Allie, ventiquattrenne assistente ricercatrice in un museo di Toronto appena rimasta senza lavoro, che riceve in eredità dalla nonna -apparentemente morta, anche se le zie non ne sono affatto convinte- un negozio di cianfrusaglie a Calgary (ma, come dice la copertina del libro, Nell'Emporio degli Incanti, ciò che può essere merce da rigattiere per una persona può diventare un tesoro magico per un'altra).
Nella nuova città, nell'emporio della nonna, Allie si ritrova a contatto con personaggi singolari, poiché il negozio si rivela ben presto essere il punto d’incontro della comunità soprannaturale locale, e tra artifatti pericolosi conservati nel negozio e personaggi bizzarri che vivono o bazzicano nei dintorni, si snoda una storia popolata di stregoni, rituali, signori dei draghi ed una minaccia che incombe cupa e apocalittica sulla città, mentre parallelamente si snodano vicende familiari misteriose (con le suddette zie potentissime e dominatrici, immoralmente manipolatrici, nettamente superiori ai nemici e dalle quali Allie coglie al volo l’occasione di allontanarsi) e storie sentimentali e sessuali un po’ sopra le righe, vista la tendenza alquanto incestuosa della famiglia, in cui le zie incoraggiano le unioni tra cugini per preservare ed accrescere i poteri nelle generazioni successive. Ma non tutto, questa volta, andrà come desiderano le zie...
Il romanzo risulta piuttosto fantasioso, innovativo anche per i già appassionati di urban fantasy, e contiene molti tocchi di umorismo, sarcasmo, sensualità ed un linguaggio piuttosto diretto.

venerdì 13 agosto 2010

Il tocco della notte - Laurell K. Hamilton

La descrizione del secondo libro della serie di Merry Gentry data dalla TEA, che ne ha curato l'edizione economica come per tutti gli altri libri della Hamilton, non dà una buona recensione, solo una vaga idea di che cosa si tratti.
Per vari anni, Meredith NicEssus, principessa della Corte Unseelie, ha vissuto a Los Angeles, facendosi chiamare Merry Gentry e lavorando per un’agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. Ma ormai la sua vera identità è stata scoperta e quindi lei può finalmente tornare a casa, dove però l’aspettano non poche difficoltà. Anzitutto, come possibile erede al trono di sua zia Andais, la crudele regina dell’Aria e delle Tenebre, Meredith ha il preciso compito di dare un erede alla corte oscura. Un compito che tuttavia si rivela assai meno semplice e piacevole del previsto… E poi, perché mai la luminosa Corte Seelie, che ha ignorato la principessa fin da quand’era una ragazzina, improvvisamente cerca con ogni mezzo di lusingarla? C’è forse un legame col caso di cui lei si sta occupando e in cui è implicata un’ex amante del re? Tra intrighi politici e schermaglie sentimentali, Meredith Gentry dovrà impegnarsi in una contesa in cui il confine tra il bene e il male è labile e incerto, lottando per la propria vita e per la sopravvivenza di tutte le creature fatate.
Ho già avuto modo di scrivere del primo libro della serie, Un bacio nell'ombra, e vi rimando a quellarecensione per capire chi è Merry.
Nella sua seconda avventura, avvezzi ormai ai nomi ed alle distinzioni tra le creature fatate che compongono il suo mondo, tra sidhe seelie ed unseelie, goblin, fey minori e quant'altri, ritroviamo la nostra eroina occupata in un gravosissimo compito per ordine della sua regina: fare sesso. Fare più sesso possibile con le guardie reali, tutti sidhe unseelie dai fisici spettacolarmente perfetti, che hanno deciso di mettersi al suo servizio: Frost, azzurro come il ghiaccio dai capelli alla pelle, Rhys, bianco come il marmo, Galen, verde come un prato estivo, Nicca, bruno come la terra, e Doyle, nero come la notte.
La ragione di questo compito così ingrato deriva dal fatto che i sidhe hanno grosse difficoltà ad avere degli eredi e la regina Andais vuole a tutti i costi un'erede per la sua corte. Per questa ragione, ha stabilito che abdicherà a favore del primo che riuscirà a procreare tra Meredith, figlia di suo fratello, ma sidhe di sangue non puro e persino mortale, ed il proprio figlio Cel, che ha più volte tentato di eliminare o far liminare la cugina e per questo è stato condannato dalla stessa regina a sei mesi di tprture nelle prigioni del regno.
Ma la momentanea assenza del cugino non metterà la nostra giovane eroina (guarda caso alta 1,52 come l'altra protagonista dei romanzi della Hamilton, Anita Blake, e come lei portatrice di non poche cicatrici) del tutto al riparo da rischi, perché qualcuno ha liberato un mostro dalle possibilità infinite...
Il romanzo è piacevole, divertente, catapulta il lettore in una realtà parallela fatta di creature fantastiche, ed è a tratti molto sensuale. soprattutto nelle pagine in cui Doyle, la Tenebra, capo delle guardie di Merry (e, lo ammetto, mio preferito), finalmente decide dientrare nel letto della principessa!

lunedì 9 agosto 2010

Jane e il drago

Lo so, non abbiamo mai recensito cartoni animati, qui, ma questo ha qualcosa di speciale. Al di là dei buoni sentimenti, dei valori e delle morali che emergono nei vari episodi, è bella e particolare la storia di una ragazza amica di un drago, è uno dei pochi cartoni animati fantasy trasmessi dalle nostre televisioni e, soprattutto, ha davvero dei disegni splendidi!!!
Jane e il Drago (Jane and the Dragon) è una serie d'animazione in CGI prodotta in Canada e Nuova Zelanda, basata sulla serie di libri omonimi scritti da Martin Baynton, che segue le imprese di Jane, una giovane ragazza che si allena per diventare un cavaliere, e del suo amico Drago, un drago di 300 anni che parla, vola e sputa fuoco.
In Italia è stato trasmesso inizialmente da Rai Gulp ed ora è nel palinsesto pomeridiano di Rai Tre.
Jane è una giovane ragazza che vive nel nono secolo, in Inghilterra, in un piccolo regno immaginario chiamato Kippernium (il castello si chiama Kippernia) e, pur essendo stata allevata da una dama, sogna di diventare un coraggioso cavaliere. La ragazza vince la possibilità di diventare uno scudiero dopo aver incontrato - ed essere diventata amica - di un drago.
La serie segue Jane nelle sue interazioni con il resto del castello, con i residenti del regno e le loro frequenti avventure ed attraverso le storie si affrontano temi quali integrità, lealtà, amicizia e coraggio. Jane fa spesso involontari errori durante le sue vicissitudini, ma ogni episodio si conclude felicemente.
Per quanto concerne il desiderio della fanciulla di diventare un cavaliere, il retroscena di questa volontà è spiegato nella sigla di apertura: Jane ricevette la possibilità di realizzare il suo sogno quando il principe reale fu rapito da un drago. Lei partì per liberare il principe ed uccidere la bestia, ma finì invece per diventarne amica. Quando Jane riportò il giovane principe a casa nel castello, il re fece di lei uno scudiero. Ulteriori dettagli di questa prima avventura non sono ulteriormente spiegati nella serie. Volendo sono, tuttavia, spiegati in dettaglio nel primo libro della serie Jane e il Drago dall'autore Martin Baynton, al momento non ancora tradotti in Italia.
Come un cavaliere apprendista, Jane si allena e svolge diversi compiti e doveri intorno al castello. Drago la aiuta e nei turni di pattuglia permette che lei lo cavalchi ed insieme volano intorno al castello. Jane, a sua volta, aiuta Drago, che è orfano, nelle sue ricerche per saperne di più sulla sua famiglia.
Il maestro di Jane è il saggio Sir Theodore. Sir Ivon, un valoroso, ma un po' comico cavaliere, ha un proprio apprendista di nome Gunther, un ragazzo strano per il suo aspetto, e che Jane percepisce come un rivale. In aggiunta a Drago, poi, Jane ha molti altri amici tra il personale del castello: Giullare il buffone, Pepper la cuoca e Rastrello il giardiniere, che hanno tutti l'età di Jane, poi Smithy il fabbro, lo scudiero a molti cavalieri. Nel castello risiedono inoltre il Re e la Regina, i loro due figli, i genitori di Jane e il padre di Gunther. 
Autore del post: Fata

venerdì 6 agosto 2010

Non dirlo a nessuno - Harlan Coben

cobenCome sono giunta a questo libro? Me lo ha regalato il mio mitico hair stylist (che dire parrucchiere ormai non si usa più), in una promozione di Mondadori che distribuiva romanzi agli acconciatori da dare ai clienti affezionati. E io lo sono. Il romanzo è del 2001, Harlan Coben pare essere un bravo scrittore per la critica (uno dei 50 migliori giallisti) e devo dire che sì. Pare vero.

David Beck è un pediatra che ha scelto di lavorare nell'assistenza pubblica. Ha un unico grande amore e una tragedia alle spalle. Anzi, più di una tragedia. Il padre suicida e la moglie assassinata. Tira avanti come può tra un paziente e l'altro, col suo cane Chloe e vicino a lui solo la sorella e la compagna top model. Da quando otto anni prima la moglie è stata assassinata da un serial killer non ha grandi motivi per vivere. Un pomeriggio, in studio, riceve una mail misteriosa con dettagli che solo la moglie poteva conoscere. E un avvertimento: "non dirlo a nessuno". Beck tenta di riprendersi dallo choc, mentre attorno a lui gli eventi cominciano a moltiplicarsi e a coinvolgerlo sempre più. L'FBI riapre l'inchiesta su sua moglie e su altri misteriosi omicidi il cui unico indiziato sembra essere lui. E se la moglie Elizabeth fosse ancora viva?

Il romanzo è coinvolgente, una prima persona per il protagonista e la classica terza persona per quelli che gli ruotano attorno. Avvenimenti che si avvolgono e si dipanano per dare vita a sempre nuovi sospetti, un gioco sottile di caccia all'elemento in cui passato e presente, cacciatori e prede si scambiano i ruoli continuamente fino a un finale insospettabile.
Bello, scorrevole e di piacevole lettura. Ha tratti più cupi, altri più classicamente thriller. Peccato la copertina non proprio azzeccata...

sabato 24 luglio 2010

Tracce di sangue - Tanya Huff


traccedisangueIl secondo capitolo del ciclo dedicato alla detective Vicki Nelson, di cui non vedremo mai il telefilm, è stato scritto da Tanya Huff nel 1991, ma pubblicato in Italia solo nel 2008 vista la moda dei vampiri che si è scatenata dopo Twilight. I protagonisti sono sempre gli stessi del primo libro (recensione qui), cioè oltre a Vicki Nelson il bel vampiro Henry Fitzroy e il poliziotto Mike Cellucci.

Questa volta è Henry a chiedere l'aiuto di Vicki. Qualcuno sta uccidendo uno a uno i membri di una famiglia di suoi amici che vivono in una fattoria fuori città. Perché non si sono rivolti alla polizia? Perché sono licantropi. Vicki accetta nonostante i suoi dubbi sulla sua capacità di muoversi di notte a causa della sua malattia, Henry le garantisce il suo valido aiuto durante la notte. Così partono.
Raggiunti da un Cellucci geloso e sospettoso nei confronti di Henry indagheranno a modo loro fino a raggiungere la verità.

I libri della Huff sono divertenti, ben studiati e non scontati. Il che li rende già appetibili. Se poi ne avete abbastanza di vampiri teen-ager ma il genere soprannaturale vi piace... sono i libri per voi, di certo allietano le serate estive!

sabato 17 luglio 2010

Mister Wonderful


mr_wonderfulUn film di Anthony Minghella del 1993, passato piuttosto inosservato. Nel cast appaiono Matt Dillon, William Hurt, Annabella Sciorra, Mary-Louise Parker e Vincent D'Onofrio. Una commedia romantica nello stile di Minghella, con momenti di dolcezza e malinconia che rimangono ad aleggiare dopo la visione.

Gus è un operaio della compagnia elettrica a New York che tenta di cominciare una vita nuova dopo il divorzio da Leonora e vorrebbe riaprire un bowling nel vecchio quartiere con i suoi amici di sempre, ma gli alimenti gli costano troppo. Così, con la nuova fidanzata Rita, decide di trovare un nuovo marito alla sua ex moglie (che intanto ha una relazione con il suo professore all'università) in modo da evitare gli alimenti. La ricerca risulta complicata dal fatto che Gus e Leonora provano ancora qualcosa uno per l'altra, ma tutto sembra andare per il meglio. Se non fosse che...

Qualche volta lo rivedo con piacere, mi mette in un buon mood. Una N.Y. con ancora le torri gemelle, un Matt Dillon il cui poster campeggiava nella mia camera di adolescente e l'amore che torna, e torna, e torna... Ahhh. Che bello, sognare!

venerdì 16 luglio 2010

Dono di Cenere - Laurell K. Hamilton


donodicenereQuesto è il settimo libro della serie di Anita Blake, opera della scrittrice americana Laurell K. Hamilton iniziata con il romanzo "Nodo di Sangue" e giunto negli USA al diciassettesimo volume.
Anita Blake, personaggio decisamente sopra le righe e molto divertente, è una "risvegliante" di zombie oltre a essere una cacciatrice - ma sterminatrice per lei è meglio - di vampiri. Vive a St. Louis in un'epoca in cui il governo ha accettato di dare a vampiri, licantropi e varie creature di tipo soprannaturale quasi gli stessi diritti degli umani. Così ci sono zone della città in cui pullulano locali esotici con vampiri o licantropi spogliarellisti e cose di ogni genere. Il lavoro di Anita consiste in 1) risvegliare i morti in caso di mancanza di testamento o per accertare la causa del decesso e 2) cacciare e uccidere i mostri che non rispettano la legge. Nella sua carriera ne ha viste tante e fa bella mostra delle sue innumerevoli cicatrici.

In questo romanzo la sua vita di ogni giorno, già bizzarra di suo, viene sconvolta dall'arrivo del Consiglio dei Vampiri giunti in città per controllare le varie situazioni di potere all'interno della loro gerarchia dopo l'uccisione per mano di Anita di uno dei consiglieri più anziani. Questi vampiri antichi e molto potenti hanno dei loro rituali e ognuno di loro ha vizi e perversioni. Il loro arrivo crea una situazione folle che mette in pericolo tutto l'entourage del Master della città, Jean Claude, amico intimo di Anita. Oltre a questo, una serie di misteriosi incendi sta devastando le chiese fondate dai vampiri, creando enormi difficoltà alle forze dell'ordine e ai pompieri.
Anita sarà ovviamente impegnata a risolvere tutto con l'uso dell'astuzia, delle armi sue alleate preziose e dei suoi nuovi poteri, acquisiti anche grazie alla sua relazione con Jean Claude.

Trovo questi romanzi spassosi. Certo non sarannoil non plus ultra della letteratura, ma per uno svago fantasioso e umoristico vanno benissimo. Senza contare poi che la parte torbida si fa sempre più presente a mano a mano che la serie continua toccando una eroticità decisamente fuori dal comune e allo stesso tempo non volgare o morbosa. Per gustarli meglio bisognerebbe cominciare dal primo libro e seguire la saga passo passo...

venerdì 9 luglio 2010

Angel Heart - ascensore per l'inferno


angelheartQuesto film di Alan Parker non ha bisogno di grandi presentazioni, ma siccome l'ho rivisto da poco ci tenevo a parlarne. Datato 1987 vede la partecipazione nel cast di un grandioso Robert DeNiro e di Charlotte Rampling. Oltre a una Lisa Bonet in forma strepitosa. Thriller con risvolti horror e religiosi è interpretato da un Mickey Rourke stropicciato al punto giusto, prima della catastrofe, che nonostante tutto (mai amato Rourke) risulta azzeccato.

Nella New York degli anni '50 il detective Harry Angel viene assunto, tramite un avvocato, dal misterioso Louis Cypher per trovare il reduce Johnny Favorite, cantante famoso prima della guerra che gli deve pagare un vecchio debito. Allettato da una notevole somma di denaro, Angel accetta il caso anche quando lo porta a contatto con persone che saranno uccise subito dopo aver parlato con lui. Tra insabbiamenti, dottori compiacenti, chiromanti, sacerdotesse voodoo e chi più ne ha più ne metta, Harry Angel arriverà a scoprire l'inquietante verità.

In questo film c'è tutto. C'è l'indagine, il torbido, la religione, il passato, il sesso, la magia. C'è lo spazio per visioni di sangue, per antichi rituali e per un incesto accaldato. C'è la disperazione e il mistero di sè. Per alcuni critici c'è un eccesso di istrionismo e il livello narrativo è contorto (io non l'ho mai pensato), ma alla fine questo resta un piccolo cult movie del suo genere.

venerdì 18 giugno 2010

Gli occhi del deserto - Zoe Ferraris

gliocchideldesertoQuesto libro di Zoe Ferraris è uscito da poco, pubblicato da Piemme. L'autrice è un'americana che ha vissuto per un certo periodo in Arabia Saudita, per seguire il marito. Il suo primo romanzo, questo, che pare aver conquistato tutti è ambientato proprio lì.

Nayir ash-Sharqi è un palestinese che lavora come guida nel deserto presso Jeddah. Musulmano devoto e molto attento ai sottili equilibri che reggono il suo mondo, viene chiamato da un amico benestante per una emergenza. La sorella sedicenne Nouf è sparita a pochi giorni dalle nozze, si pensa sia fuggita nel deserto.
Nayir arriva tardi e, mandato dalla famiglia a recuperare il corpo privo di vita della ragazza all'obitorio, si trova coinvolto in una serie di indagini per scoprire cosa le sia accaduto. Ad aiutarlo c'è la fidanzata del suo amico, Katya, donna piuttosto emancipata per lui. Senza di lei, comunque, Nayir potrebbe fare ben poco visto che le leggi del suo paese gli impediscono di interrogare le sorelle della ragazza e qualsiasi donna non sposata o priva di scorta. In un crescendo di dubbi i due personaggi troveranno la verità nonostante tutto, anche quando costerà loro qualche scottante delusione.

La lettura è rapida, ma non per questo meno interessante. Le usanze, i modi, piccoli dettagli di una vita che noi possiamo solo immaginare vengono descritti dettagliatamente. Il modo di pensare di entrambi i personaggi è spiegato con chiarezza, le difficoltà che il mondo maschile e quello femminile hanno a incontrarsi in quel contesto appaiono chiare anche a loro. Il fatto di poter avere una finestra su quel mondo è stato la prima molla per farmi acquistare il libro. Poi c'è stata la storia, il giallo di una scomparsa imprevedibile, la svolta finale inaspettata. Un romanzo che può accompagnare degnamente le nostre giornate di vacanza come i momenti rubati agli impegni quotidiani. Bello.

sabato 12 giugno 2010

Mangia, prega, ama - Elizabeth Gilbert

A trent’anni Elizabeth Gilbert ha tutto quanto una donna possa desiderare: un bel lavoro, creativo e ben pagato, un marito, amici, una famiglia che la ama... Ma una notte si ritrova in ginocchio sul pavimento del bagno, con la faccia inondata di lacrime e una domanda semplice e terribile a morderle il cuore: “Che cosa hai veramente voglia di fare, Elizabeth?”.
Sull’orlo di una depressione che non sa spiegare lei stessa si separa, si getta in un’altra relazione fallimentare (forse la lettura di Donne che amano troppo di Robin Norwood avrebbe potuto esserle utile…), schiacciata da un divorzio che si rivela doloroso e non risparmia colpi, Liz alla fine decide di partire per un viaggio di un anno, grazie anche all’appoggio del suo editore che le dà fiducia convinto che da tutto questo potrà nascere un buon libro.
Liz parte allora per l’Italia, che scopre attraverso una lingua che la affascina (in particolare una parola “attraversiamo!”) e una cucina che la conquista. Riscopre il piacere della tavola e di amicizie maschili che riesce a non trasformare in vuote storie di sesso. Si sposta poi in India, dove si dedica allo yoga ed alla preghiera, ed a Bali, dove un vecchio Maestro le aveva predetto che sarebbe tornata. In questa terza tappa ricostruisce finalmente il suo equilibrio e trova, infine, l’amore.
Il romanzo che ne esce è un racconto sincero di questa sua trasformazione e crescita, di un viaggio che è esteriore ma soprattutto interiore, suddiviso in tre parti ben bilanciate di 36 capitoli ciascuno, più un prologo, per un totale di 108+1, proprio come le perle di un mala, il “rosario” utilizzato per la preghiera in molte religioni indiane e orientali in genere.
Piacevole e coinvolgente (anche se la parentesi indiana qua e là diventa un pochino noiosa), a volte denota qualche piccola ingenuità almeno per chi già conosce determinate realtà, ma questo non ne rende meno godibile la lettura. Che non è terapeutica quanto il già citato Donne che amano troppo, non ha neppure pretesa di esserlo, ma non può non portare ad una certa immedesimazione almeno da parte femminile.

giovedì 27 maggio 2010

Amabili resti - Alice Sebold



amabilirestiSpinta dall'uscita del film di Peter Jackson, che non ho visto, ho acquistato questo libro di Alice Sebold uscito nel 2002 e già conosciuto da molti.

Susie Salmon ha quattordici anni quando viene stuprata e uccisa da un vicino di casa serial killer. E' lei stessa a raccontare dal suo angolo di cielo sia la sua storia che la serie di conseguenze che la sua morte ha scatenato. La reazione della famiglia, le indagini, i suoi ricordi si mischiano in un racconto che commuove senza esagerazioni. Il suo modo di narrare gli eventi, acuto e allegro senza le sovrastrutture degli adulti porta il lettore a confrontarsi con il dolore della separazione, delle occasioni perdute, del non poter fare.
Non è un giallo vero e proprio. Si sa dall'inizio chi è stato e come ha fatto. Si sa tutto e alo stesso tempo si comincia a voler bene alla famiglia di Susie, distrutta, agli amici, ai vicini.
Si continua a sperare fino alla fine che il colpevole venga incastrato, che almeno la giustizia sistemi le cose. E a tifare per il padre ossessionato, per la madre che rifiuta il dolore e per fratello e sorella che si pongono domande e che crescono con una consapevolezza in più.

Sono 345 pagine che scorrono, che prendono e che a volte fanno venire i brividi. Verso la fine anche qualche tentativo di lacrimuccia fa capolino. Con una sua dolcezza, con freschezza, come dev'essere. Ovvio che lo consiglio...

venerdì 21 maggio 2010

Sex and the Single Vampire - Katie MacAlister

Trovato questo libro per caso perché attirata dal titolo e dalla copertina, ho poi scoperto essere il secondo di Katie MacAlister sugli “Oscuri”, ossia i vampiri moravi su cui ha basato la sua fortuna letteraria, giocando spesso -come in questo caso- con titoli cinematografici o televisivi rileggendoli in chiave vampirica.
In questo secondo episodio si parla di Allegra Telford, evocatrice americana alle prime armi spedita a Londra dal suo capo per dimostrare e registrare le sue capacità nell’evocare i fantasmi. In caso di fallimento, dovrà dire addio al suo lavoro.
Visti i suoi scarsi successi iniziali -e con una simile pressione addosso- decide di recarsi da sola di notte in un edificio abbandonato che si dice sia infestato. Anche qui non riesce ad evocare alcunché, ma nel seminterrato si imbatte in un vampiro decisamente sexy coperto di sangue e apparentemente in fin di vita...
Potrebbe non rivederlo mai più, se non avesse accettato di partecipare, per conto di un’amica, alla presentazione dell’ultimo libro dell’autore C. J Dante… dove scopre (sì, ok, qui la storia è piuttosto scontata) che lo scrittore non è altri che il vampiro che ha incontrato la notte precedente, Christian Dante, un Oscuro moravo condannato da una maledizione a trascorrere l’eternità solo finché non troverà la sua Diletta, l’unica donna che potrà redimere la sua anima.
Ma, per quanto -come chiunque si aspetti- la diletta di Dante risulterà essere ovviamente Allegra, lui faticherà a riconoscerla come tale e lei ancor di più, decisa com’è a non accettare più uomini dominante nella sua vita. Toccherà quindi a Joy and Roxy, amiche di Christian, a rimettere a posto le cose. Che saranno ovviamente complicate anche da altre piccolezze come un gruppo che cerca di intrappolare fantasmi (quelli che Allegra evoca accidentalmente) e vampiri per evocare un signore dei demoni...
Il libro è davvero carino, ovviamente leggero, una commediola romantica… con almeno una scena piuttosto sexy (non avevo mai letto una scena d’amore… diciamo spinta per quanto mai volgare… della durata di un’intero capitolo, e non un capitolo di quelli brevi!). Alcune cose sono prevedibili, come ho già avuto modo di dire, ma la trama funziona bene.
La MacAlister ha creato dei vampiri, gli Oscuri moravi, che hanno una loro mitologia e un insieme di tradizioni particolari (per quanto secondo alcuni ricordino non poco i Carpatici di Christine Feehan, ma non avendone mai letto nulla non mi posso esprimere). Chiaramente, come tutte le commedie sui vampiri non vanno presi troppo seriamente, ma la storia è un buon mix di romanticismo, fantasia, un pizzico di suspence e molto humor, fornito soprattutto dai fantasmi inconsapevolmente evocati da Allegra (tipo Jem, un giovane domestico del diciottesimo secolo che inizia a guardare MTV e prende ad atteggiarsi a rapper) e dalle due amiche che si improvvisano paraninfe, Joy and Roxy, due personaggi che provengono dal primo libro dell’autrice, A Girl’s Guide to Vampires.
E’ un vero peccato che nessun editore nostrano abbia ancora deciso di tradurre questa piacevole –e prolifica!- autrice... per quanto lo abbia già proposto ad alcuni con dovizia di sinossi e traduzione dei primi due capitoli.

venerdì 7 maggio 2010

Kung Fusion

kungfusion
Regista: Stephen Chow
Sceneggiatori: Stephen Chow (sceneggiatore)
Xin Huo (sceneggiatore)
Data di uscita: 2005 (Italia) - (2004)
Genere: Azione | Commedia | Crimine | Fantasy


Da tempo non scrivo su qualche film, ebbene questa notte non ho potuto trattenermi e dunque eccomi qui a scrivere di un film che ho scoperto per caso e noia. Dopo aver visto il film ho letto anche qualche recensione, e ci sono pareri contrastanti e chiavi di lettura differenti, chi sul regista/attore, chi sul genere, chi facendo solo confronti con filoni precedenti, ecc. In conclusione non una delle recensioni mi ha dato soddisfazione.
Ambientanto in Cina in un periodo non bene identificato (alcuni dicono anni '30 altri anni '40) il tutto si svolge partendo da storie di gang più o meno mafiose e personaggi forse improponibili, ma certamente buffi e grotteschi. Vi lascio leggere le trame sui vari siti del settore, qui io mi limito solamente a dire: geniale.
Per quanto la scelta del doppiaggio sia stravagante e portatrice di sorrisi, il film si lascia gustare in tutti i suoi tratti: comici, grotteschi, realistici, sarcastici ed ironici. Non mi capita spesso di ridere guardando un film ma in questo caso è accaduto. Pur trattando di arti marziali e condizioni sociali verosimili, il taglio del film è tale da permettere una ampissima chiave di lettura, pur ridendo. Per questo l'ho trovato geniale anche nelle sue esagerazioni, certo è che il cast di tutto rispetto si è prestato a giocare in questo film.
Per gli amanti del demenziale, delle arti marziali e delle storie a lieto fine suggerisco di guardalo alla prima occasione senza troppe aspettative, solo per il gusto di vedere come continua scena dopo scena, pur trovandosi in un contesto anomalo. Leggero ma con dei messaggi e non sono pochi secondo me; a voi scegliere quelli che preferite.


Autore del post: Zugo

lunedì 3 maggio 2010

The constant gardener - il complotto


constant_gardener-locQuesto film del 2005 è stato tratto da un romanzo di John Le Carrè ed è diretto da Fernando Meirelles, regista brasiliano. Il cast si avvale soprattutto della presenza di Ralph Fiennes e Rachel Weisz, perchè il resto degli attori è poco conosciuto. Un film ambientato in Africa e in piccola parte a Londra e in altre città europee.

Justin Quayle (Fiennes) saluta la moglie Tessa (Weisz) all'aeroporto. Lei sta partendo con un suo amico medico, mentre Justin resta nella città dove entrambi vivono in Africa. Lui è un diplomatico e lei una volontaria. Qualche tempo dopo Justin viene informato che una donna bianca e un uomo ancora sconosciuto sono stati uccisi da qualche delinquente. Justin riconosce la moglie sul tavolo dell'obitorio e, mentre tutti giocano a far supposizioni sulla fedeltà della donna al marito, lui comincia a rivivere la loro storia d'amore cominciata a Londra e sfociata in un matrimonio particolare. Si scopre che Tessa era veramente molto attaccata al suo lavoro e che si era fatta dei nemici a forza di stuzzicare i potenti in favore dei poveri africani. Lei aveva tenuto Justin all'oscuro delle sue attività per un patto che avevano stretto al matrimonio, ma più il tempo passa, più Justin vuole sapere che cosa ha portato Tessa alla morte e se davvero deve dare retta a tutte le voci che circolano. Verrà così lentamente a scoprire una serie di connessioni tra i suoi amici e i fatti di cui si occupava la moglie, che hanno portato all'eliminazione della donna. A questo punto Justin decide che deve per forza rompere il patto ed entrare a far parte del gioco, con qualsiasi conseguenza ciò comporti.

Un film intenso, toccante, vero. Complicato come un giallo, delicato come un film sentimentale, realistico quanto un documentario. Con i protagonisti intensi, con alcuni personaggi di sfondo bene interpretati (Pete Postlethwaite, su tutti) e un'ottima fotografia. Per questo ruolo Rachel Weisz ha vinto un Oscar nel 2006. Da vedere!

martedì 27 aprile 2010

Life


lifeOvviamente già terminata, questa serie tv conta solo due stagioni. Ideato da Rand Ravitch, è un poliziesco insolito, andato in onda a partire dal 2008 in Italia.

Uscito dal carcere dopo 12 anni e completamente scagionato, il detective Charlie Crews (Damian Lewis) torna al suo lavoro in polizia, sebbene abbia ricevuto un risarcimento miliardario per la condanna ingiusta che ha subito. Al suo fianco la detective Dani Reese (Sarah Shahi), ex tossica e figlia di un poliziotto influente. Crews, che in prigione ha conosciuto la filosofia zen, ha nuovi criteri di valutazione rispetto ai fatti della vita, vive in una villa quasi vuota, mangia frutta in continuazione e invece di vendicarsi alla cieca di tutto il sistema comincia la sua indagine per capire chi e perché lo ha incastrato. Nel frattempo i casi da risolvere sono parecchi e lui userà tutto il suo acume per svolgere al meglio il suo lavoro.

Un poliziesco diverso dal solito, carino, divertente e intelligente non punta sull'avvenenza del protagonista, pur essendo Charlie Crews un personaggio interessante. Per tutta la prima serie i frammenti sono confusi, ma si vanno agglomerando fino a un finale esauriente. Almeno qui non ci mollano in sospeso con le solite domande su cosa succederà, chi sopravvive e chi no... Lo consiglio.

lunedì 26 aprile 2010

Le ho mai raccontato del vento del Nord - Daniel Glattauer


ventonordL'amica Phil mi ha prestato questo libro di Daniel Glattauer. Lui, giornalista e scrittore viennese ha scritto il romanzo nel 2006, ma in Italia è arrivato a febbraio di quest'anno, pubblicato da Feltrinelli alla modica cifra di 16 Euro.

Una mail scritta all'indirizzo sbagliato fa incontrare Leo ed Emmi. I due, l'uno deluso dall'amore e l'altra a sua detta felicemente sposata, intrecciano una relazione via posta elettronica fatta di provocazioni, di piccoli ricatti, di battute acide e di momenti di sentimento puro, condiviso ma privo di speranza.  O no?

Il romanzo ha la forma epistolare bizzarra della mail. Al di là della spigolosità dei due caratteri irrompe subito l'idea di quell'amore ideale (scusate il bisticcio) che tutti noi coinvolge giusto perché ideale, che vive di immaginazione e che difficilmente trova lo spazio giusto nella realtà. Come una relazione fantasma o un sogno irrealizzabile. Il romanzo si legge di un fiato, 192 pagine in un pomeriggio, coinvolge in alcuni punti e in altri stuzzica la fantasia. Ci fa sentire romantici, ci avverte della sgradevole differenza tra i due piani, reale e immaginario, che non possono certo competere. L'immaginazione l'ha sempre vinta, ma la realtà è quello a cui si deve tornare (qui una parte di me aggiunge purtroppo) per vivere davvero.
Da leggere, se vi va. Altrimenti solo da catalogare tr
a i libri interessanti.

sabato 17 aprile 2010

L'ultima eclissi


LultimaeclissiTratto da un romanzo di Stephen King, il film di Taylor Hackford uscito nel 1995, è uno di quelli meglio riusciti. Il mondo femminile di King, trattato in alcuni romanzi con una delicatezza insapettata, si vede tutto. Il cast comprende una brava Kathy Bates, una intensa Jennifer Jason Leigh e la partecipazione di Christopher Plummer e David Strathairn. Ha vinto un Saturn award (premio per la sci-fi, il fantasy e l'horror), sebbene non sia tanto un horror quanto un thriller psicologico.

Dolores Claiborne (la donna che dà il titolo al libro di King) viene accusata per la seconda volta di omicidio. La ricca anziana capricciosa per cui lavora è morta e Dolores è l'unica indiziata. A tentare di incastrarla per la seconda volta è lo stesso poliziotto che vent'anni prima l'aveva torchiata per l'omicidio del marito violento, senza riuscire a ottenere una condanna. La figlia Selena torna alla sua città natale, su un'isola nel Maine, per stare accanto alla madre nonostante viva da vent'anni col sospetto che sia stata davvero lei a uccidere il padre. Le due donne sono costrette a confrontarsi e a rimettere insieme i pezzi di questo e quell'omicidio, rivelando la straziante verità sulla vita di Dolores, donna rozza ma determinata e protettiva.

Se non l'avete ancora visto ve lo consoglio. Non ci sono motivi particolari se non una dolcezza di fondo che accompagna tutta la vicenda, nonstante ci siano due omicidi e nonostante l'ombra del male nascosto nelle vite di ognuno di noi sia sempre presente e inquietante.

venerdì 9 aprile 2010

Eureka

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Tra le serie tv che sto affrontando in questo periodo direi che spicca Eureka. Iniziata negli USA nel 2006 è trasmessa su Rai4 a partire da quest'inverno.

Jack Carter, marshall federale, sta tornando a casa dopo aver inseguito e recuperato la figlia Zoe scappata di casa quando ha un incidente. In cerca di aiuto capita con la figlia in una strana cittadina di nome Eureka. Qui succedono cose bizzarre, infatti è una cittadina abitata solo da scienziati pensata da Einstein all'epoca della seconda guerra mondiale. L'esercito e il governo hanno qui un centro ricerche dove si studia ogni tipo di nuovo congegno. Inizialmente coinvolto nella ricerca di un bambino scomparso, Jack comincia a conoscere tutti i folli abitanti del luogo. Tra tutti Debrah Farentino (già vista in Progetto Eden) che interpreta la psicologa Beverly, Joe Morton che è il tuttofare Henry, Erica Cerra nel ruolo del vice sceriffo Jo Lupo e altri semisconosciuti. Alla fine Jack Carter viene assegnato proprio a Eureka come sceriffo. A quel punto cercherà di mettere ordine nel caos scientifico del luogo.

Divertente, insolito, per ora poco conosciuto. Ci sono 3 stagioni, ma la serie è in produzione, quindi ci sarà da vederne delle belle.

sabato 20 marzo 2010

Chiedi alla polvere - John Fante


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Arrivo un po' in ritardo sui classici, ma ci arrivo. Il libro è del 1939, considerato il capolavoro dell'autore, John Fante (1909-1983). Sul perché l'ho letto e l'ho letto solo ora, diciamo che è colpa di un test su Facebook. Risultava che io, tra gli scrittori dell'epoca, fossi lui. E mi son chiesta se davvero questo risultato potesse corrispondere. Il che non è fondamentale per la lettura.

La storia è quella di Arturo Bandini, scrittore alle prime esperienze che si trasferisce a Los Angeles per realizzare il suo sogno. Arturo ha vent'anni, è cattolico e ha ovvie origini italiane. La sua carriera di scrittore, con più bassi che alti, tarda a decollare. Mentre è in giro in cerca di ispirazione entra in un caffè e s'innamora di una giovane cameriera ispano-americana con cui ha una relazione fatta di continue provocazioni e punzecchiature, ma che non sboccia mai, se non in lui che ne è ossessionato.
Intanto trova finalmente l'ispirazione per il suo romanzo, un romanzo che scrive e riesce a pubblicare. Ma senza la sua Camilla, tutto gli sembra monco.

Che dire?
Il romanzo è interessante, un po' contorto come può esserlo la mente di un ventenne creativo e bloccato da ogni sorta di senso di colpa. Contorto come la vita dura che deve affrontare per sopravvivere fino alla sua riuscita. Affascinante. Una scrittura che colpisce e che non si fa dimenticare.

mercoledì 24 febbraio 2010

Elegance - Kathleen Tessaro

Louise Canova, trentaduenne londinese passata da velleità artistiche (voleva fare l'attrice) ad un modesto lavoro come cassiera in un teatro, si ritrova in piena crisi: oltre al fallimento professionale, si rende conto che il marito, un attore mediocre, non prova alcuna più passione per lei, ed a tutto questo si aggiunge la suocera, un’ex modella ancora molto glamour, che approfitta di ogni occasione per farla sentire sciatta e inadeguata.
Proprio quando la sua autostima è ai minimi storici, in una piccola libreria, trova "per caso" un vecchio libretto polveroso e ingiallito, un trattato di eleganza scritto negli anni Sessanta da una certa M.me Geneviève Antoine Dariaux.
Luise comincia a leggerlo come si trattasse della nuova bibbia ed inizia lentamente a cambiare. Trova la forza di lasciare il marito ed il lavoro e, con l'aiuto di amici pronti a supportarla, spronarla e, a volte, anche darle un sano scossone, rifiorisce completamente.
Fino a quando il libro stesso, la meravigliosa M.me Dariaux che lei ha eletto a proprio guru personale, diventeranno quasi d'intralcio alla sua crescita personale e la ragazza dovrà comprendere che la chiave di tutto non è l'eleganza, spesso un po' stereotipata, proposta dal manualetto, quanto la fiducia in se stessi e il senso dell’umorismo che permette di lasciarsi alle spalle i propri errori.
Ormai una nuova luce si è accesa nella sua vita, ora starà solo a lei avere il coraggio di vivere o tirarsi in dietro di fronte a quanto di meraviglioso la vita le propone.
Il libro sull'eleganza citato per tutto il testo esiste realmente e l'autrice, Kathleen Tessaro, l'ha davvero scovato per caso in una vecchia libreria. I consigli che fornisce sono spesso leati ad un'eleganza classica e senza tempo, anche se confesso che, quando M.ne Dariaux si lancia in un'interminabile magnificazione della pelliccia come capo che una donna dovrebbe assolutamente avere nel proprio armadio... ho desiderato con tutto il cuore la sua pelle!!!
Superando questo dettaglio, il romanzo è godibile, abbastanza spensierato e leggero. Puro intrattenimento che non necessita di eccessive riflessioni, a tratti anche un po' prevedibile ma, non per questo, meno godibile!
A mio avviso, la copertina originale era, però, mille volte migliore di quella dell'edizione Salani o, in economica, di TEA:

venerdì 12 febbraio 2010

I Diari della mezzanotte, l'ora segreta - Scott Westerfeld


lorasegretaQuesto libro fa parte di una saga intitolata "I Diari della Mezzanotte", opera di Scott Westerfeld, di cui avevo già recensito Vampirus. Si tratta essenzialmente di una saga per liceali, come sembra di moda. L'idea non è malvagia e tutto sommato la scrittura di Westerfeld è scorrevole e precisa.

Jessica Day è appena arrivata a Bixby, in Oklahoma. La sua famiglia si è trasferita e ora lei deve ricominciare da capo con la scuola, le amicizie, etc. Ma a Bixby c'è qualcosa di strano. Quello che Jessica scambia inizialmente per un sogno si rivela essere una cosa del tutto differente.
Ogni notte, infatti, allo scoccare della mezzanotte il tempo si congela per un'ora intera. Solo alcuni ragazzi, tra inquietanti statue umane e cose sospese a mezz'aria, hanno la straordinaria capacità di muoversi in questa ora segreta, acquisendo poteri particolari. Oltre a loro, nel buio, si muovono le creature della mezzanotte. Esseri millenari e mostruosi che possono essere fermati solo con bizzarre combinazioni di metalli, parole e numeri. Jessica trova dei nuovi amici molto bizzarri, i midnighters, che l'aiutano ad affrontare la sua nuova condizione e con cui trascorre le sue ore segrete fino a scoprire il suo potere. Nell'ombra dell'ora segreta, comunque, qualcuno oltre ai mostri sta tramando...

Secondo la critica, la saga è il vero successo di Westerfeld. Alcuni lo descrivono come innovativo, emozionante e imprevedibile. Il fatto che si tratti nuovamente di liceali
mi ha lasciata perplessa. Sarà che sono un po' cresciuta e che questa storia è decisamente diversa dalla saga di Twilight, su cui ho comunque i miei dubbi (non sul primo libro, ma almeno sul quarto...). Sarà che non è romantica e che la scrittura maschile si sente, comunque è piacevole e adatto a una lettura non eccessivamente concentrata. Di svago.
Per quel che mi risulta i libri sono 3. Vedremo che accade nel secondo e terzo libro, se il thriller prenderà il sopravvento, o se la suspance cadrà nel prevedibile. Come primo episodio risulta interessante, ma non troppo stimolante.

domenica 7 febbraio 2010

Battlestar Galactica

battlestargalacticaLo ammetto, inizialmente ero scettica riguardo al rifacimento di una serie tv che avevo amato da piccola. I cambiamenti che avevo intravisto facendo zapping non mi convincevano e, sì, io sono molto attaccata alle cose retrò.
Tuttavia ho deciso di sfidare la mia diffidenza e vedere almeno i primi 4 episodi che rappresentano il pilot, per poi decidere di acquistare direttamente i cofanetti disponibili.

Dopo anni di pace i Cyloni (robot inventati dall'uomo che si sono ribellati) tornano ad annientare le 12 colonie degli uomini. Tutti gli apparecchi collegati in rete subiscono un' intrusione e ciò manda fuori fase ogni sistema difensivo umano. L'umanità viene quasi spazzata via dall'universo.
I pochi sopravvissuti vagano nello spazio alla riceraca di un pianeta descritto nelle loro sacre scritture: la Terra. Divisi tra il potere militare e quello politico, con tutti i problemi che una fuga costante e la mancanza di qualsiasi normalità, gli umani si devono anche difendere dalla nuova evoluzione dei Cyloni. Ora, infatti, possono assumere sembianze umane e non solo. Alcuni di loro sono addirittura programmati in modo da sentire come gli umani. Amore, dolore, tristezza, angoscia, delusione. Ci sono diversi modelli disponibili, maschili e femminili, la cui memoria è in qualche modo condivisa.
Sotto il comando di Adamo, comandante della nave stellare Galactica, e la guida politico-spirituale di Laura Roslyn, gli umani affrontano viaggio, paure, prove continue che li mettono a confronto continuamente con la loro natura distruttiva. Tra loro c'è Lee, il figlio del comandante, c'è Kara Trace, una donna pilota molto abile e pericolosa tanto da meritarsi il nick di "Scorpion". C'è il colonnello Tigh, il Dottor Baltar, c'è "Boomer", il capo Tyrol, l'assistente Billy e una serie di personaggi che diventano poco a poco familiari.

Interessante, ben fatto, i cambiamenti sono adeguati alla nostra epoca. Inoltre le stagioni sono 4 invece che 2. Come avevo già detto in precedenza, tra l'altro, nella prima edizione di questa serie, la seconda stagione è inguardabile, mentre ora le tre stagioni andate in onda sono tutte godibili allo stesso modo. Unica pecca sono i Cyloni meccanici, che sono più brutti di quelli originali ed essendo creati al computer hanno una strana e scarsa fluidità di movimento che sì è appropriata a un robot, ma esteticamente lascia un po' a desiderare.

mercoledì 27 gennaio 2010

Che la festa cominci - Niccolò Ammaniti


ChelafestaM'è scappato un titolo italiano...
Tra l'altro il primo libro di Ammaniti che leggo e non sarà l'ultimo, visto che so che gli altri sono ben più truci, quindi ancor più di mio gradimento. Appunto Niccolò Ammaniti, del 2009 e pubblicato da Einaudi.

In una Roma decisamente contemporanea si incrociano le vite di alcuni bizzarri personaggi, che si ritroveranno a partecipare alla "Festa del secolo" in una Villa Ada ristrutturata ad arte da un losco palazzinaro di nome Sasà Chiatti.
C'è una setta satanica al completo, sgangheratissima e alla ricerca del gesto estremo per cui diventare famosi. C'è lo scrittore Fabrizio Ciba, che non scrive da un po' e campa grazie a un aspetto non sgradevole e alla innata capacità di inventare parole a caso nelle occasioni più impensate. Lui, in crisi creativa e preoccupato per l'incombere di altri giovani talenti, non riesce del tutto a dimenticare le donne e a non pensare alla sua immagine in ogni momento del giorno.
E c'è la festa, che li coinvolgerà volenti o nolenti. Chi come ospite e chi come infiltrato, in una serie di piccoli eventi uno più divertente dell'altro. Ognuno con la sua voglia di emergere, di contare, di vivere o di morire. Di amare, di vendicarsi, di riscattarsi.

Tutto decisamente improbabile ma esilarante. Si fa leggere col sorriso sulle labbra in una escalation di avvenimenti che portano verso un amaro finale. Amaro per la nostra civiltà e per come ne usciamo un po' tutti.

lunedì 4 gennaio 2010

L'orribile karma della formica - David Safier

Ok, approfittando delle vacanze recensisco un attimo anch'io...
Trattasi dell'opera prima di uno sceneggiatore televisivo tedesco, David Safier, piuttosto famoso in patria per la premiatissima serie Lolle.
Racconto leggero e godibile, di rapida lettura, narra delle avventure -o meglio, delle disavventure, di Kim Lange, nota giornalista televisiva che, all'apice della carriera ma con una situazione familiare disastrosa, muore in modo tragicomico e scopre gioie e dolori della reincarnazione!
Scopre la gioia di essere in qualche modo di nuovo vicino alla figlioletta Lilly, ma il dramma di ritrovarsi nel corpo di una formica. Vede impotente un'ex amica farsi avanti per cercare di prendere il suo posto nella sua famiglia e decide così di dare la scalata alla catena evolutiva, producendo karma positivo nella speranza prima o poi di tornare donna e riconquistare così marito e figlia.
In tutte queste sue rocambolesche avventure le è compagno un reincarnato Giacomo Casanova, che ne segue l'esempio dapprima per aiutarla e poi al contrario nella speranza di conquistare Nina, la donna che mira al vedovo di Kim.
Di vita in vita, Kim acquisirà sempre più consapevolezza dei propri errori e le motivazioni che spingeranno le sue azioni saranno sempre meno egoistiche, fino ad un finale non del tutto prevedibile.