domenica 10 febbraio 2013

Mi Vendo

Titolo: Mi  Vendo -  Autore: Saradisperata - Edizione: Newton Compton editori, settembre 2007
Sara è una brava ragazza che, da quando ha preso il diploma, lavora dalla mattina alla sera: agente immobiliare, commessa, segretaria e tanto altro ancora. Sara si impegna, non batte ciglio se si tratta di fare gli straordinari, eppure, ogni volta che il suo contratto di lavoratrice interinale si avvicina alla scadenza, lei non può far altro che scivolare nel baratro della disoccupazione. Anche nei sentimenti le cose, per Sara, non vanno affatto meglio: dopo aver sposato giovanissima il suo fidanzato storico, scopre di avere al suo fianco un uomo banale, pigro e addirittura traditore. Sara, però, non si rassegna al suo destino: molla il marito e, quando l'ennesimo datore di lavoro evita di rinnovarle il contratto, decide di giocare il suo stesso corpo sulla ruota della fortuna. Apre un blog dove lancia un'idea provocatoria: una notte di sesso sfrenato garantita a chi si farà avanti con una proposta di lavoro seria. Così Sara esce dall'anonimato e conquista l'interesse della televisione e della carta stampata. Un turbine di avventure tragicomiche che portano la protagonista verso una scoperta inaspettata. Nonostante fossi un blogger sulla stessa piattaforma in cui comparve quel post provocatorio e di grande richiamo, non lo vidi mai personalmente.  Quando me ne parlarono, oramai era troppo tardi perché tutta la piattaforma era stata chiuso, ma mi venne in soccorso un'amica che mi passò il libro.
Bene dopo 3 anni che era lì a prendere la polvere,  ho finalmente letto il libro a distanza di qualche anno dalla sua pubblicazione, quindi oltre il periodo in cui imperversavano le agenzie interinali e momento in cui non era facile trovare un lavoro.

Visto
comunque i tempi correnti direi che è molto attuale e descrive bene la frustrazione e la fatica dei giovani di trovare lavoro con il quale crearsi un futuro, per quanto incerto.
Facile da leggere, ma pieno di emozioni e passioni restituite con quella punta di ironia che stempera in parte l'acredine della vita lavorativa e personale di un giovane di questo terzo millennio, non a caso ci ho trovato molte analogie con l'esperienza vista da alcune mie amicizie. Da leggere!

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