domenica 26 febbraio 2012

The whistleblower


Noleggiato oggi in videoteca senza mai averne sentito parlare, questo film di Larysa Kondracki  del 2010 è tratto da una storia vera: l'esperienza di una poliziotta americana che partecipa a una missione di pace in Bosnia. Film drammatico prodotto da Germania e Canada, con l'insistenza diretta di Rachel Weisz, che interpreta anche il ruolo di protagonista. Partecipano al film anche Vanessa Redgrave e David Strathain.

Kathryn Bolkovac è una poliziotta del Nebraska la cui ultima separazione ha portato via la figlia. Non avendo la possibilità di un trasferimento, per guadagnare denaro sufficiente a ricominciare vicino a lei, Kathryn accetta una proposta di lavoro come peacekeeper in Bosnia dove deve collaborare con la polizia locale gestita dall'ONU.
Dopo essersi conquistata la fiducia di una dirigente grazie al suo impegno nel far perseguire un uomo accusato di violenza domestica, entra a far parte di una sezione che si occupa di crimini di genere. Sarà qui che incapperà nel pestaggio di due ragazze che condurranno le sue indagini a una organizzazione per la tratta delle donne in cui sono implicate più persone del previsto. La sua lotta per portare a galla la verità sarà durissima.

Questi sono film che dovrebberofarci pensare a quanto la situazione delle donne non sia affatto rosea, se per caso ci illudessimo del contrario per un innato desiderio di ottimismo. Duro e non consolatorio, non permette allo spettatore di arrivare alla catarsi e dimenticare gli avvenimenti descritti un ora dopo aver visto il film. Il fatto poi che si tratti di una storia vera e che per arrivare sugli schermi ci sia voluta la cocciutaggine della Weisz non fa che aumentare il senso di disagio per quanto succede ancora al mondo e di cui non ci curiamo o facciamo finta di non sapere nulla...

domenica 19 febbraio 2012

The Final Cut

The Final Cut - 2004
Titolo originale: The Final Cut
Paese: Canada, Germania
Anno: 2004
Genere: drammatico, fantascienza, thriller
Regia: Omar Naim
Distribuzione (Italia): Eagle Pictures
Interpreti e personaggi: Robin Williams-> Alan W. Hakman; Mira Sorvino-> Delila James; Caviezel-> Fletcher; Mimi Kuzyk-> Thelma; Stephanie Romanov-> Jennifer Bannister; Thom Bishops-> Hasan; Genevieve Buechner-> Isabel Bannister; Brendan Fletcher-> Michael; Vincent Gale-> Simon

Trama: In un prossimo futuro grazie alla tecnologia ed alla biomedicina sarà possibile, per coloro che avranno i mezzi economici, avere un impianto nel cervello che permetterà di registrare tutta la vita della persona. Ed è così che grazie a questa nuova moda che con i "Montatori" si potranno fare i Rememory, ovvero i film con montaggi audiovideo della vita delle persone per ricordarle al meglio. Tra i montatori il miglior è Alan Hakman a cui vengono affidati i montaggi delle persone più abbienti, potenti e conosciute. Tra questi ultimi anche l'inventore di questa specie di "scatola nera" per uomini. Da qui inizia il percorso di interviste e indagine sulla famiglia e conoscenti del defunto per trovare la linea di montaggio migliore da proporre alla famiglia. Contemporaneamente comincia anche la corsa verso il tempo e verso la verità della memoria degli uomini e delle donne, in cui ci sono sovversivi e reazionari che vogliono smascherare i segreti di questi impianti rincorrendo i dati registrati dal suo inventore, dando la caccia al protagonista Hakman, che attraverso un rememory precedente si innamora della fidanzata di un altro cercandone la compagnia e l'affetto, che presto perderà quando la ragazza scopre la perversione con cui è nato il rapporto, motivo per il quale distrugge la "ghigliottina" ovvero lo strumento di visualizzazione e montaggio delle registrazioni per la produzione dei rememory. Si giunge così alla alla parte finale del film nella quale il nostro protagonista, tormentato da un ricordo incompleto, in cui crede di aver ucciso un vecchio compagno di giochi, nell'indagare nella vita dell'inventore della "scatola nera" scopre a sua volta di averne una e da quel momento oltre alla ricerca della verità del defunto parte anche la ricerca della propria verità; percorso nel quale è costretto a fare i conti con il proprio mestiere e le scelte etiche e morali per le quali in conclusione pagherà dazio e diverrà egli stesso lo strumento dei reazionari per demolire il mercato della "memoria sporca".

Film intenso e per certi versi volutamente lento così da mettere lo spettatore nella condizione di riflettere sull'etica e sulla morale della gestione della vita: è giusto aver modo di condizionare il ricordo di se nelle persone, è lecito nascondere le pieghe oscure della vita di una persona, è plausibile poter registrare ed accedere alle questioni più intime di un defunto e appropriarsi di ciò e coloro che restano? 

Da vedere con un grande Robin Williams che dimostra ancora una volta le sue enormi doti anche nei ruoli drammatici.

giovedì 16 febbraio 2012

Nel bicchiere di una donna - Carlotta Invrea




La domanda che ti rimbomba in testa ad ogni pagina è :


"Che vino sono ?" . Cerchi di allontanarla, continuando a leggere, ma quando ti trovi immerso in profumi, odori, sapori della terra delle Langhe lei torna. Ti ritrovi a toccare l'uva mentre la raccogli, e in tanto nella tua bocca si mischiano sapori di agrumi, di miele. E la domanda resta nella tua testa. E non fai nemmeno in tempo ad accorgerti che ti ritrovi in un'enoteca con in mano una bottiglia "Sangue di giuda" o "anthilia" pensando :"io sono solare ?". E nel sacchetto ovviamente c'è una bottiglia di "La Fuga" perchè quella proprio non puoi non assaggiarla, e gustandola ti ritrovi a parlare in una notte di maggio, in un locale di Torino, guardando un braccialetto. Ma vuoi scoprire, vuoi sapere, vuoi vivere e viaggi assaporando un Matilde, con la brezza del mare vista dagli splendidi monti delle cinque terre. E per un attimo, un solo attimo, la tua mente si distrae catturata da una frase : "i topi non avevano nipoti" e cerchi altre frasi palindrome ma con scarso risultato. LA domanda rimane "che vino sono?" .


Chiudi gli occhi e senti i mormori di una vinoteca, il lento vivere di un paesino di campagna, il genuino conoscere, e guardano la luna in una notte di mezza estate ricordi " la luna è bugiarda: quando sembra una D cresce, quando sembra una C decresce" . Intanto nel tuo bicchiere viene versato LA Fuga di Donnafugata, e chi te lo serve ti sorride come solo certe donne sanno fare. Sorseggiando sorridi, osservi i "clitoraduni" e cerchi di origliare. Per comprendere, per capire.


che VINO SONO ?! .....




ora lo so....

venerdì 10 febbraio 2012

La mandorla - Nedjma

Colta da impulso irrefrenabile a comprare qualcosa di rosso mi è capitato tra le mani questo racconto erotico di un'autrice marocchina. Lasciato lì per qualche anno, l'ho recuperato di recente per sopraggiunto turno in lista. Secondo la copertina si tratta di un racconto erotico che diventa un atto politico e dovrebbe essere una storia vera. Chissà?

La giovane Badra, diciassettenne che vive in un villaggio all'interno del Marocco, viene data in sposa a un quarantenne notaio che vuole un erede a ogni costo. Ha già ripudiato due mogli e ora sfoga su Badra le sue frustrazioni. Ma l'erede non arriva e la ragazza, in un impeto di ribellione e stanca delle maniere di marito e suocera, scappa - rischiando la vita - da una zia a Tangeri. Qui rinasce e riscopre piano piano il suo corpo, già intuito nella prima adolescenza, e il potere che il sesso ha sugli uomini. Nel frattempo incontra qualcosa di molto vicino all'amore e la cultura, la ricchezza, la libertà...

Al di là del racconto erotico che ha dei suoi spunti interessanti, ma che va a gusti, la questione della storia vera si pone più di una volta. Non che sia inverosimile, ma molti degli episodi - sebbene normali - sembrano esagerati rispetto a quella che potrebbe essere una normale educazione sessuale. Ma la differenza tra la nostra vita e quella dell'autrice è tale da non poter comprendere fino a che punto il racconto è verità o finzione.
In ogni caso, mi sembra che per uno svago esotico sia la lettura adatta. Non so se rappresenti davvero un caso letterario o se sia un espediente. Lascia un po' il tempo che trova, se uno cerca all'interno qualcosa di più del racconto erotico punto e basta.