Questo è uno di quei film che dopo averlo visto ti chiedi: "Perché?"
Non solo perché l'hai noleggiato, ma anche e soprattutto ti chiedi il motivo per cui Ridley Scott ha dovuto firmare regia e non solo di questo film "finto".
Aveva bisogno di dare un senso ad Alien? Non credo, aveva bisogno di fare un film di fantascienza? Dopo il capolavoro bavoso non c'era assolutamente la necessità di darci una ciofeca.
E non basta Charlize Theron cattiva e attillata come al solito, non basta un Guy Pearce molto ben invecchiato dal trucco, o un plasticosissimo Michael Fassbender a fare l'ennesimo robot che manda in vacca la missione di tutti per seguire la sua.
Dopo aver ritrovato l'ennesima traccia aliena sulla terra, una coppia di giovani scienziati parte per la costellazione indicata da più graffiti di epoche diverse. A fornire loro la nave che dà titolo al film è un ricchissimo e anziano armatore, che pare essere deceduto prima dell'arrivo della nave a destinazione. Nell'equipaggio una rigida Charlize Theron interpreta Meredith Vickers, padrona assoluta della nave e della missione e il Fassbender inespressivo interpreta David, robot-figlio del ricco Weyland. Durante l'esplorazione la squadra ritrova i resti di una comunità aliena, ma all'apparenza non esiste un "architetto" - così chiamano gli alieni che hanno un DNA simile al nostro e da cui sembra che noi deriviamo - ancora vivo. Cosa sia stato a ucciderli, lo scopriranno solo in seguito. Intanto una tempesta separa parte dell'equipaggio dal resto dei componenti, il buon vecchio David fa scherzi inappropriati e tutto scivola, come in ogni buon film di fantascienza che si rispetti, verso la catastrofe.
Inutile ribadire il concetto che ce lo potevamo risparmiare, questo film ha l'unico pregio di dare una provenienza al mostro di Alien, ma per il resto non c'è un effetto speciale che valga la pena di essere ricordato, non una espressione, una frase da citare, una mise da ricordare. Un film fatto per attirare il pubblico ma senza un senso di esistere. La buona fantascienza è lontana, purtroppo...
Non solo perché l'hai noleggiato, ma anche e soprattutto ti chiedi il motivo per cui Ridley Scott ha dovuto firmare regia e non solo di questo film "finto".
Aveva bisogno di dare un senso ad Alien? Non credo, aveva bisogno di fare un film di fantascienza? Dopo il capolavoro bavoso non c'era assolutamente la necessità di darci una ciofeca.
E non basta Charlize Theron cattiva e attillata come al solito, non basta un Guy Pearce molto ben invecchiato dal trucco, o un plasticosissimo Michael Fassbender a fare l'ennesimo robot che manda in vacca la missione di tutti per seguire la sua.
Dopo aver ritrovato l'ennesima traccia aliena sulla terra, una coppia di giovani scienziati parte per la costellazione indicata da più graffiti di epoche diverse. A fornire loro la nave che dà titolo al film è un ricchissimo e anziano armatore, che pare essere deceduto prima dell'arrivo della nave a destinazione. Nell'equipaggio una rigida Charlize Theron interpreta Meredith Vickers, padrona assoluta della nave e della missione e il Fassbender inespressivo interpreta David, robot-figlio del ricco Weyland. Durante l'esplorazione la squadra ritrova i resti di una comunità aliena, ma all'apparenza non esiste un "architetto" - così chiamano gli alieni che hanno un DNA simile al nostro e da cui sembra che noi deriviamo - ancora vivo. Cosa sia stato a ucciderli, lo scopriranno solo in seguito. Intanto una tempesta separa parte dell'equipaggio dal resto dei componenti, il buon vecchio David fa scherzi inappropriati e tutto scivola, come in ogni buon film di fantascienza che si rispetti, verso la catastrofe.
Inutile ribadire il concetto che ce lo potevamo risparmiare, questo film ha l'unico pregio di dare una provenienza al mostro di Alien, ma per il resto non c'è un effetto speciale che valga la pena di essere ricordato, non una espressione, una frase da citare, una mise da ricordare. Un film fatto per attirare il pubblico ma senza un senso di esistere. La buona fantascienza è lontana, purtroppo...
2 commenti:
Quindi non mi sono perso niente a parte la Teron.
Potrebbe pure essere che l'abbia visto, ma concorde con te sull'inutilità, abbia in ultimo rimosso il fatto di averlo visto.
Tutto può essere...
Posta un commento