sabato 15 novembre 2014

Domani sarà un giorno perfetto - Carlo Deffenu

Uscito inizialmente dal Torneo di IoScrittore nel 2012 con altro titolo ("Un posto molto lontano da qui", ancora reperibile in formato digitale), questo romanzo è stato selezionato e ripubblicato da una piccola casa editrice di Prato in formato cartaceo. In lista da troppo tempo, ho finito di leggerlo gustandomi la dolcezza che traspare tra le righe, affezionandomi ai personaggi onirici e sfumati che si muovono lungo le 347 pagine del romanzo. Un romanzo che parla di solitudini e di ombre, e della sensibilità che occorre per vedere.

Dumas ha perso la sua Dora e ora vaga per la città scattando foto e chiacchierando di poesia con un senzatetto misterioso. Danette ha solo nove anni ma conosce già le ombre, il male che si nasconde al fondo delle scale o che appare improvviso quando il buio ti avvolge. Denis ha avuto una brutta avventura da piccolo e ora si nasconde in casa senza che la madre capisca perché, con un amico on line e tante mosche nei barattoli. Sono persone che conoscono la solitudine e la paura di non essere comprese, accettate o amate, con rituali precisi e il disperato bisogno di un proprio simile e di un talismano. Quando Danette fa amicizia con Denis la vita di tutti e tre inizierà a svoltare. Non sempre nel modo migliore.

Conosco Carlo tramite il Torneo, la sua scrittura priva di artifici e delicata valgono già molto. Se poi aggiungiamo una storia in cui i personaggi sono quasi pennellati ad acquerello - ricchi di sfumature e riflessi - e una favola su bene e male si svolge sotto il sole caldo di Alghero - ambientazione insolita per una storia altrettanto insolita - ne abbiamo un romanzo che non solo si fa leggere con facilità e chiarezza, ma anche colpisce per la profondità e la dolcezza con cui carezza i suoi personaggi e con cui descrive anche le esperienze peggiori. La vita, le paure, i traumi che uniscono in qualche modo i personaggi - tutti, senzatetto compreso - sono storie possibili, vive (e lo so che ho già scritto vita la riga sopra, ma le storie sono vive davvero) e reali anche quando sono le ombre ad agire. Perché le ombre esistono, esistono eccome...
Bravo Carlo!

P.S: L'ho classificato come romanzo horror e drammatico, ma è molto di più.

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