Mi è capitato l'altra sera, mentre girovagavo annoiata e ho optato per Rai4, ormai unica salvezza. Un film strano, mi sembra non sia rimasto molto sugli schermi. Protagonisti un Samuel L. Jackson abbastanza incazzoso, una stravagante Christina Ricci e un bravo Justin Timberlake. Regista e autore del film Craig Brewer, praticamente sconosciuto; il film è del 2006.
In una calda cittadina del Tennessee, la giovane Rae (Ricci), saluta il fidanzato che parte per arruolarsi nell'esercito (Timberlake). Subito si capisce che qualcosa non va. La vivacissima Rae comincia a copulare con chiunque le capiti a tiro, tormentata da immagini del suo passato. Quando rifiuta l'amico del fidanzato, questo la picchia e la abbandona per strada, in mutande e magliettina minima. A questo punto Lazarus (Jackson), un contadino che sappiamo incazzato per il tradimento della moglie e il successivo abbandono, la raccoglie e se la porta a casa. Cerca di curarle almeno le ferite, poi fa un giro in città e scopre la "nomea" di Rae, per cui la trattiene a casa sua (senza approfittarne mai) per guarirla dalle turbe che la fanno praticamente impazzire. La convivenza farà bene a entrambi.
Ecco, la trama è lì. Il film, boh. Nel senso che non so bene se il tutto è stato fatto per il puro piacere di vedere Christina Ricci perennemente nuda o copulante, o se c'era un significato molto profondo e molto ben nascosto nel film. Che il buon samaritano è una roba un po' anni '50. Ci sono modi migliori per parlare di abusi sessuali su minori e alla fine sembra che nessuno di loro sia veramente sano di mente. Ottima la colonna sonora blues e le volte in cui Samuel L. Jackson suona la sua chitarra sia in privato che in pubblico. Da quel che ho letto in giro non è che il film abbia convinto qualcuno, i commenti sono decisamente discordi. Però, visto che non ho la verità in tasca, sapere che ne pensate sarebbe utile...
In una calda cittadina del Tennessee, la giovane Rae (Ricci), saluta il fidanzato che parte per arruolarsi nell'esercito (Timberlake). Subito si capisce che qualcosa non va. La vivacissima Rae comincia a copulare con chiunque le capiti a tiro, tormentata da immagini del suo passato. Quando rifiuta l'amico del fidanzato, questo la picchia e la abbandona per strada, in mutande e magliettina minima. A questo punto Lazarus (Jackson), un contadino che sappiamo incazzato per il tradimento della moglie e il successivo abbandono, la raccoglie e se la porta a casa. Cerca di curarle almeno le ferite, poi fa un giro in città e scopre la "nomea" di Rae, per cui la trattiene a casa sua (senza approfittarne mai) per guarirla dalle turbe che la fanno praticamente impazzire. La convivenza farà bene a entrambi.
Ecco, la trama è lì. Il film, boh. Nel senso che non so bene se il tutto è stato fatto per il puro piacere di vedere Christina Ricci perennemente nuda o copulante, o se c'era un significato molto profondo e molto ben nascosto nel film. Che il buon samaritano è una roba un po' anni '50. Ci sono modi migliori per parlare di abusi sessuali su minori e alla fine sembra che nessuno di loro sia veramente sano di mente. Ottima la colonna sonora blues e le volte in cui Samuel L. Jackson suona la sua chitarra sia in privato che in pubblico. Da quel che ho letto in giro non è che il film abbia convinto qualcuno, i commenti sono decisamente discordi. Però, visto che non ho la verità in tasca, sapere che ne pensate sarebbe utile...