
In una calda cittadina del Tennessee, la giovane Rae (Ricci), saluta il fidanzato che parte per arruolarsi nell'esercito (Timberlake). Subito si capisce che qualcosa non va. La vivacissima Rae comincia a copulare con chiunque le capiti a tiro, tormentata da immagini del suo passato. Quando rifiuta l'amico del fidanzato, questo la picchia e la abbandona per strada, in mutande e magliettina minima. A questo punto Lazarus (Jackson), un contadino che sappiamo incazzato per il tradimento della moglie e il successivo abbandono, la raccoglie e se la porta a casa. Cerca di curarle almeno le ferite, poi fa un giro in città e scopre la "nomea" di Rae, per cui la trattiene a casa sua (senza approfittarne mai) per guarirla dalle turbe che la fanno praticamente impazzire. La convivenza farà bene a entrambi.
Ecco, la trama è lì. Il film, boh. Nel senso che non so bene se il tutto è stato fatto per il puro piacere di vedere Christina Ricci perennemente nuda o copulante, o se c'era un significato molto profondo e molto ben nascosto nel film. Che il buon samaritano è una roba un po' anni '50. Ci sono modi migliori per parlare di abusi sessuali su minori e alla fine sembra che nessuno di loro sia veramente sano di mente. Ottima la colonna sonora blues e le volte in cui Samuel L. Jackson suona la sua chitarra sia in privato che in pubblico. Da quel che ho letto in giro non è che il film abbia convinto qualcuno, i commenti sono decisamente discordi. Però, visto che non ho la verità in tasca, sapere che ne pensate sarebbe utile...
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