Trovato questo libro per caso perché attirata dal titolo e dalla copertina, ho poi scoperto essere il secondo di Katie MacAlister sugli “Oscuri”, ossia i vampiri moravi su cui ha basato la sua fortuna letteraria, giocando spesso -come in questo caso- con titoli cinematografici o televisivi rileggendoli in chiave vampirica.
In questo secondo episodio si parla di Allegra Telford, evocatrice americana alle prime armi spedita a Londra dal suo capo per dimostrare e registrare le sue capacità nell’evocare i fantasmi. In caso di fallimento, dovrà dire addio al suo lavoro.
Visti i suoi scarsi successi iniziali -e con una simile pressione addosso- decide di recarsi da sola di notte in un edificio abbandonato che si dice sia infestato. Anche qui non riesce ad evocare alcunché, ma nel seminterrato si imbatte in un vampiro decisamente sexy coperto di sangue e apparentemente in fin di vita...
Potrebbe non rivederlo mai più, se non avesse accettato di partecipare, per conto di un’amica, alla presentazione dell’ultimo libro dell’autore C. J Dante… dove scopre (sì, ok, qui la storia è piuttosto scontata) che lo scrittore non è altri che il vampiro che ha incontrato la notte precedente, Christian Dante, un Oscuro moravo condannato da una maledizione a trascorrere l’eternità solo finché non troverà la sua Diletta, l’unica donna che potrà redimere la sua anima.
Ma, per quanto -come chiunque si aspetti- la diletta di Dante risulterà essere ovviamente Allegra, lui faticherà a riconoscerla come tale e lei ancor di più, decisa com’è a non accettare più uomini dominante nella sua vita. Toccherà quindi a Joy and Roxy, amiche di Christian, a rimettere a posto le cose. Che saranno ovviamente complicate anche da altre piccolezze come un gruppo che cerca di intrappolare fantasmi (quelli che Allegra evoca accidentalmente) e vampiri per evocare un signore dei demoni...
Il libro è davvero carino, ovviamente leggero, una commediola romantica… con almeno una scena piuttosto sexy (non avevo mai letto una scena d’amore… diciamo spinta per quanto mai volgare… della durata di un’intero capitolo, e non un capitolo di quelli brevi!). Alcune cose sono prevedibili, come ho già avuto modo di dire, ma la trama funziona bene.
La MacAlister ha creato dei vampiri, gli Oscuri moravi, che hanno una loro mitologia e un insieme di tradizioni particolari (per quanto secondo alcuni ricordino non poco i Carpatici di Christine Feehan, ma non avendone mai letto nulla non mi posso esprimere). Chiaramente, come tutte le commedie sui vampiri non vanno presi troppo seriamente, ma la storia è un buon mix di romanticismo, fantasia, un pizzico di suspence e molto humor, fornito soprattutto dai fantasmi inconsapevolmente evocati da Allegra (tipo Jem, un giovane domestico del diciottesimo secolo che inizia a guardare MTV e prende ad atteggiarsi a rapper) e dalle due amiche che si improvvisano paraninfe, Joy and Roxy, due personaggi che provengono dal primo libro dell’autrice, A Girl’s Guide to Vampires.
E’ un vero peccato che nessun editore nostrano abbia ancora deciso di tradurre questa piacevole –e prolifica!- autrice... per quanto lo abbia già proposto ad alcuni con dovizia di sinossi e traduzione dei primi due capitoli.