Libro regalatomi per il mio compleanno che probabilmente non avrei acquistato per conto mio, ma che ho letto volentieri anche se non in fretta. L'autore è uno storico al suo esordio come scrittore di romanzi. Il romanzo vero e proprio viene preceduto da una lista di 4 pagine con i personaggi principali divisi tra reali e immaginari. La storia, come mi è già capitato in altre occasioni, è divisa in tre parti ambientate in diverse epoche.
Nel 1916 conosciamo Sasenka (Aleksandra Samuilnovna)Zejtlina, nata col secolo, studentessa di un istituto per nobili fanciulle. Il primo colpo è il suo arresto da parte della polizia segreta dello zar sotto agli occhi esterrefatti della tata inglese a causa delle sue simpatie bolsceviche. Di origine ebrea, con una madre bizzarra e un padre nobile e affarista, lei ha subito il fascino delle letture proibite proposte dallo zio Mendel. Ciò farà di lei un'agente attivo nella rivoluzione in atto.
Più avanti, nel 1936, la ritroviamo sposata con un compagno e madre di due bellissimi bambini: Neve e Carlo. Entrambi i coniugi hanno fatto carriera e vivono agiatamente protetti da Stalin. Improvvisamente Sasenka s'innamora di uno scrittore georgiano impertinente e allegro, trascinando così la sua famiglia in un vortice che non lascia scampo.
Nel 1994 una ragazza di nome Katinka, studentessa di storia, viene incaricata di trovare i veri genitori di una ricca signora di origini russe che vive a Londra. In una Mosca non ancora del tutto libera, tra gli archivi del partito e funzionari reticenti, tra i pochi indizi confusi forniti dai pochi sopravvissuti dell'epoca e le dritte di un giovane e stravagante collega, Katinka farà luce sugli avvenimenti e scoprirà cosa è successo a Sasenka e alla sua famiglia prima della guerra. Con conseguenze personali inaspettate.
Che dire, il romanzo è ben scritto. Le atmosfere sono rese perfettamente e in buona parte il romanzo coinvolge. A convincermi meno è la terza parte, quella non solo conclusiva ma anche chiarificatrice. Insomma, a lungo mi son chiesta dove andasse a parare. Non prevedibile, ma comunque strutturato in modo da far comprendere con un breve anticipo gli avvenimenti che stanno per accadere, il romanzo termina senza grandi emozioni. Che forse erano ciò che cercavo. Ma per farsi un'idea dell'epoca e del tipo di mondo che si era costruito è un ottimo libro. Non spaventoso, non eccessivo, molto chiaro e lineare. Non una storia d'amore travolgente come promesso dalla copertina, anche se l'amore è raccontato alla perfezione.
Nel 1916 conosciamo Sasenka (Aleksandra Samuilnovna)Zejtlina, nata col secolo, studentessa di un istituto per nobili fanciulle. Il primo colpo è il suo arresto da parte della polizia segreta dello zar sotto agli occhi esterrefatti della tata inglese a causa delle sue simpatie bolsceviche. Di origine ebrea, con una madre bizzarra e un padre nobile e affarista, lei ha subito il fascino delle letture proibite proposte dallo zio Mendel. Ciò farà di lei un'agente attivo nella rivoluzione in atto.
Più avanti, nel 1936, la ritroviamo sposata con un compagno e madre di due bellissimi bambini: Neve e Carlo. Entrambi i coniugi hanno fatto carriera e vivono agiatamente protetti da Stalin. Improvvisamente Sasenka s'innamora di uno scrittore georgiano impertinente e allegro, trascinando così la sua famiglia in un vortice che non lascia scampo.
Nel 1994 una ragazza di nome Katinka, studentessa di storia, viene incaricata di trovare i veri genitori di una ricca signora di origini russe che vive a Londra. In una Mosca non ancora del tutto libera, tra gli archivi del partito e funzionari reticenti, tra i pochi indizi confusi forniti dai pochi sopravvissuti dell'epoca e le dritte di un giovane e stravagante collega, Katinka farà luce sugli avvenimenti e scoprirà cosa è successo a Sasenka e alla sua famiglia prima della guerra. Con conseguenze personali inaspettate.
Che dire, il romanzo è ben scritto. Le atmosfere sono rese perfettamente e in buona parte il romanzo coinvolge. A convincermi meno è la terza parte, quella non solo conclusiva ma anche chiarificatrice. Insomma, a lungo mi son chiesta dove andasse a parare. Non prevedibile, ma comunque strutturato in modo da far comprendere con un breve anticipo gli avvenimenti che stanno per accadere, il romanzo termina senza grandi emozioni. Che forse erano ciò che cercavo. Ma per farsi un'idea dell'epoca e del tipo di mondo che si era costruito è un ottimo libro. Non spaventoso, non eccessivo, molto chiaro e lineare. Non una storia d'amore travolgente come promesso dalla copertina, anche se l'amore è raccontato alla perfezione.
2 commenti:
ho finito di leggere questo libro proprio ieri. dopo aver letto lo scorso anno "il cavaliere d'inverno" sono andata un po' alla ricerca di libri di quel genere e di quel periodo storico e mi sono imbattuta in Sasenka; ciò messo ben 15gg per leggere la prima parte secondo me alquanto noiosa e a tratti prolissa e solo 4 giorni per terminare il resto il libro. Più della grande storia d'amore travolgente che era scritto in copertina, ho trovato invece un grande amore che SAsenka prova per i suoi figli, questa parte mi ha emozionato molto ed è sicuramente un libro da leggere per comprendere ancora meglio le atrocità di un periodo storico buio...bella storia :)
scusa per gli errori/orrori ortografici sono andata di fretta :)
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