Difficile cominciare questa recensione. Il romanzo è stato pubblicato dalla Limited Editions, casa editrice specializzata in fantasy e narrativa di genere. Esordio di un'autrice che promette bene, quattrocento pagine che si leggono in un batter d'occhio. Personaggi ben caratterizzati e sviluppo della tram calibrato alla perfezione, più un volume 1.5 scaricabile gratuitamente come espansione della storia.
Marco Cinquedraghi è ricco, egoista, viziato e sempre teso a sembrare quello che non è. Alla morte del nonno scopre che verrà mandato all'Albion College, una scuola esclusiva in cui il suo fratello maggiore ha perso la vita. Dovrà entrare a metà corso, una cosa che lo statuto della scuola non prevede, e l'eccezione gli costerà fatica. Lezioni e la compagnia dei borsisti, tenuti a dargli un aiuto anche contro la loro volontà. Perché all'Albion ci sono studenti di serie A e di serie B, e regole molto particolari. I rapporti che Marco sviluppa all'interno della scuola sono molteplici e ambigui, dovendo imparare come muoversi in un ambiente nuovo. L'attrazione per Helena, borsista spagnola, l'amicizia con Lance, suo compagno di stanza, il rapporto delicato con Deacon, e così via, in una serie di eventi che lo porterà a capire chi è davvero.
Le origini della scuola, le ragioni degli ultimi cambiamenti nello statuto, il motivo per cui Marco e alcuni compagni cominciano a sentirsi diversi da prima. Tutto verrà svelato all'ultimo momento, lasciando un finale aperto per il seguito. Magia, storia e leggenda si mischiano rendendo questo romanzo una cosa diversa dal solito fantasy, non necessariamente uno young adult e veramente interessante sotto molti punti di vista.
Quattrocento pagine, personaggi definiti egregiamente, dettagli storici e tecnici precisi. L'autrice si muove in un mondo fantastico perfettamente a suo agio, trasportando il lettore in un luogo altro e facendogli percepire emozioni e azioni che non restano solo sulla carta. Una scrittura scorrevole e intrigante.
Secondo me da leggere, anche da chi non ama il fantasy.
Ho già scaricato il volume che fa da approfondimento, fornendo il punto di vista di uno dei personaggi. Da leggere assolutamente dopo il volume qui recensito.
P.S: Ci sono punti che mi hanno ricordato Harry Potter (forse a causa della scuola), soprattutto l'antipatia che Marco Cinquedraghi suscita quasi senza bisogno di aprire bocca. Ma non c'entra nulla con lui. E a ben vedere, lo si può comprendere e perdonare. I rimandi ai Templari, ai cavalieri della Tavola Rotonda, alla storia europea... tutto fantasticamente coinvolgente senza apparire mai noioso. Aspetto il secondo episodio con ansia.
Marco Cinquedraghi è ricco, egoista, viziato e sempre teso a sembrare quello che non è. Alla morte del nonno scopre che verrà mandato all'Albion College, una scuola esclusiva in cui il suo fratello maggiore ha perso la vita. Dovrà entrare a metà corso, una cosa che lo statuto della scuola non prevede, e l'eccezione gli costerà fatica. Lezioni e la compagnia dei borsisti, tenuti a dargli un aiuto anche contro la loro volontà. Perché all'Albion ci sono studenti di serie A e di serie B, e regole molto particolari. I rapporti che Marco sviluppa all'interno della scuola sono molteplici e ambigui, dovendo imparare come muoversi in un ambiente nuovo. L'attrazione per Helena, borsista spagnola, l'amicizia con Lance, suo compagno di stanza, il rapporto delicato con Deacon, e così via, in una serie di eventi che lo porterà a capire chi è davvero.
Le origini della scuola, le ragioni degli ultimi cambiamenti nello statuto, il motivo per cui Marco e alcuni compagni cominciano a sentirsi diversi da prima. Tutto verrà svelato all'ultimo momento, lasciando un finale aperto per il seguito. Magia, storia e leggenda si mischiano rendendo questo romanzo una cosa diversa dal solito fantasy, non necessariamente uno young adult e veramente interessante sotto molti punti di vista.
Quattrocento pagine, personaggi definiti egregiamente, dettagli storici e tecnici precisi. L'autrice si muove in un mondo fantastico perfettamente a suo agio, trasportando il lettore in un luogo altro e facendogli percepire emozioni e azioni che non restano solo sulla carta. Una scrittura scorrevole e intrigante.
Secondo me da leggere, anche da chi non ama il fantasy.
approfondimento gratuito |
P.S: Ci sono punti che mi hanno ricordato Harry Potter (forse a causa della scuola), soprattutto l'antipatia che Marco Cinquedraghi suscita quasi senza bisogno di aprire bocca. Ma non c'entra nulla con lui. E a ben vedere, lo si può comprendere e perdonare. I rimandi ai Templari, ai cavalieri della Tavola Rotonda, alla storia europea... tutto fantasticamente coinvolgente senza apparire mai noioso. Aspetto il secondo episodio con ansia.