lunedì 16 maggio 2011

Flash forward

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Un'altra serie tv interrotta dopo la prima stagione, non saprei ancora se meritatamente o meno.
Nata da un romanzo del canadese Robert J. Sawyer la storia parte da un presupposto interessante: un black out colpisce tutta la popolazione mondiale, che perde conoscenza per due minuti e diciassette secondi. In questo lasso di tempo ognuno (o quasi) ha una visione del proprio futuro; non un futuro generico, ma un giorno e un'ora precisa.
Lo sviluppo della serie ci porta a seguire l'agente FBI Mark Benford (Joseph Fiennes) mentre tenta di capire chi e come ha provocato il black out e nel frattempo cerca di salvarsi la vita. Nel suo "flash forward", infatti, lui sta per essere ucciso nel suo ufficio da uomini mascherati. Intorno a lui si muovono altri agenti FBI ognuno preso dalla propria visione e dal proprio porsi domande sul destino; ci sono la moglie medico, Olivia, e il collega tirocinante Bryce; ci sono l'agente Noh, che non ha visto il proprio futuro, e la fidanzata avvocato. Ci sono i cattivi, perché i cattivi ci sono sempre, tra cui spicca il dottor Simon Campos (Dominic Monaghan) che ha un ruolo importante nel progetto che ha portato al black out. Ci sono doppiogiochisti, spie, killer, avvenimenti che spiazzano l'indagine.
Ci sono momenti di noia e lentezza che distraggono l'attenzione e che tutto sommato fanno dubitare della possibilità di giungere al termine della serie. E dire che i creatori della serie avevano in mente una durata di qualche anno, anche fino a sette stagioni. Un po' come Lost.
Alla fine delle 22 puntate, infatti, si innesca una serie di eventi che lasciano la narrazione in sospeso e le sorti di molti dei personaggi non sono definite.
Nonostante i mille volti noti, spiccano personaggi di telefilm di ogni tipo degli ultimi anni (da Monaghan e Sonya Walger di Lost a Annabeth Gish di X-Files, Brotherhood e Lie to me; con James Callis di Battlestar Galactica e l'apparizione di Alex Kingston di E.R.) e attori abbastanza conosciuti, la serie non ha una gran presa sul pubblico. Nonostante le proteste dei fan viene cancellata nel maggio 2010.
Trasmessa in Italia prima da Fox, poi da Italia 1 a partire dal settembre 2010.
Come ho già detto, non sono sicura che la serie meritasse una stroncatura definitiva. In fondo l'idea originale era buona e forse c'era ancora tempo per aggiustare il tiro. Certo che dopo Lost le storie con troppi salti (avanti o indietro che siano) non sembrano più una novità e risultano stancanti se non ci si affeziona almeno a qualcuno dei personaggi.
Verdetto? Sta  a voi.

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