Che dal lavoro di Stephen King si tenti di trarre l'impossibile è chiaro da tempo. Il nome attira comunque pubblico nonostante a volte i risultati non siano all'altezza delle aspettative. Un po' come capita con questa serie tv approdata da poco in chiaro su Rai4 e di cui sembra essere stata già data conferma per una seconda stagione (cosa che ultimamente non capita spesso).
L'ambientazione è come sempre - o quasi - il Maine. La cittadina di Haven accoglie l'agente FBI Audrey Parker, giovane e bionda mente aperta, durante la caccia a un ricercato evaso. Il ricercato, manco a farlo apposta, muore prima ancora dell'arrivo della Parker (una non particolarmente speciale Emily Rose) e lei si ritrova a indagare sul suo omicidio insieme a Nathan Wournos, figlio dello sceriffo e agente di polizia pure lui (Lucas Bryant). Da questo momento l'agente Parker comincia a conoscere la cittadina e i suoi misteri, stranezze che i locali chiamano "i problemi", cosa che la porterà a fermarsi a collaborare per un periodo più lungo con i due Wournos.
Altro mistero che la coinvolge e che la spinge a fermarsi lì è la comparsa di una foto risalente agli anni '80 in cui compare una donna che le somiglia moltissimo ed è legata all'omicidio di quello che gli abitanti di Haven conoscono come Colorado Kid (questa l'ispirazione a un romanzo di King del 2005, con sostanziali differenze).
Audrey non ha mai conosciuto i suoi genitori e quella foto le fa sperare di poter rintracciare la madre biologica.
Personaggio di folklore locale è Duke Crocker , interpretato da Eric Balfour (24, Six Feet Under e Skyline), contrabbandiere e antagonista di Nathan, ma anche simpatica canaglia.
Telefilm prodotto in Canada, girato in Nuova Scozia, a Chester. Per chi conosce il lavoro di King e tutte le opere cinematografiche e televisive la serie non presenta nulla di nuovo. Tutto nella norma. Personaggi, guai, manifestazioni sono sempre le sue. Il cast, forse anche complice il doppiaggio, non rende in modo soddisfacente (ma dovrei dedicare del tempo alla visione in lingua originale, cosa che non credo di poter fare) e il tutto risulta un tantino scontato. Tono, dialoghi, caratterizzazioni.
Ma è tutto sommato un prodotto da evasione, niente di impegnativo, adatto per qualche brivido distratto quando non se ne può più dell'approfondimento di qualsiasi genere...
L'ambientazione è come sempre - o quasi - il Maine. La cittadina di Haven accoglie l'agente FBI Audrey Parker, giovane e bionda mente aperta, durante la caccia a un ricercato evaso. Il ricercato, manco a farlo apposta, muore prima ancora dell'arrivo della Parker (una non particolarmente speciale Emily Rose) e lei si ritrova a indagare sul suo omicidio insieme a Nathan Wournos, figlio dello sceriffo e agente di polizia pure lui (Lucas Bryant). Da questo momento l'agente Parker comincia a conoscere la cittadina e i suoi misteri, stranezze che i locali chiamano "i problemi", cosa che la porterà a fermarsi a collaborare per un periodo più lungo con i due Wournos.
Altro mistero che la coinvolge e che la spinge a fermarsi lì è la comparsa di una foto risalente agli anni '80 in cui compare una donna che le somiglia moltissimo ed è legata all'omicidio di quello che gli abitanti di Haven conoscono come Colorado Kid (questa l'ispirazione a un romanzo di King del 2005, con sostanziali differenze).
Audrey non ha mai conosciuto i suoi genitori e quella foto le fa sperare di poter rintracciare la madre biologica.
Personaggio di folklore locale è Duke Crocker , interpretato da Eric Balfour (24, Six Feet Under e Skyline), contrabbandiere e antagonista di Nathan, ma anche simpatica canaglia.
Telefilm prodotto in Canada, girato in Nuova Scozia, a Chester. Per chi conosce il lavoro di King e tutte le opere cinematografiche e televisive la serie non presenta nulla di nuovo. Tutto nella norma. Personaggi, guai, manifestazioni sono sempre le sue. Il cast, forse anche complice il doppiaggio, non rende in modo soddisfacente (ma dovrei dedicare del tempo alla visione in lingua originale, cosa che non credo di poter fare) e il tutto risulta un tantino scontato. Tono, dialoghi, caratterizzazioni.
Ma è tutto sommato un prodotto da evasione, niente di impegnativo, adatto per qualche brivido distratto quando non se ne può più dell'approfondimento di qualsiasi genere...
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