Diamo
il benvenuto nel nostro foyer a Daisy Franchetto.
Cominciamo
parlando di te: film o serie tv? Per quale motivo?
Preferibilmente film, non ho la televisione e quando guardo
qualcosa al computer preferisco di gran lunga i film. L’ultima serie tv che ho
amato è I segreti di Twin Peaks. È passato un po’ di tempo in effetti.
Laura Palmer?
Quanto
e come influisce ciò che guardi con ciò che scrivi?
Essendo figlia degli anni ottanta le immagini sono state, e
sono, molto influenti. Scrivo creando immagini mentali che provo a tradurre con
la scrittura. A volte lo scorrere della storia sembra segua la logica di una
sceneggiatura.
Pillola
rossa o pillola blu? (In caso non si conoscesse Matrix: “Pillola azzurra, fine della storia:
domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola
rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del
bianconiglio.”) Fantasia o realtà?
Fantasia sempre e comunque. Penso che una bella
gita nel Paese delle Meraviglie sia come un anno di sedute psicoterapiche.
Amo qualsiasi genere quando è presentato con
originalità e talento. Ho una predisposizione per il fantasy e la fantascienza,
ma ho amato i film di Abbas Kiarostami.
Se il tuo libro fosse un film, chi sarebbe il regista e quale
cast sceglieresti per interpretare i tuoi personaggi?
I registi potrebbero essere due: Tim Burton e
Guillermo Del Toro. Per il cast sono un po’ in difficoltà, non ci ho mai
pensato dando per scontato che sarebbero stati i registi ad occuparsene.
Raccontaci un po’ del tuo lavoro…
Ciò che sto creando è una trilogia fantasy che
ha come protagonista Lunar. Il primo romanzo si intitola Dodici Porte, il
secondo Sei Pietre Bianche e il terzo è in scrittura. Sono fantasy particolari
che affondano le loro radici in una realtà contemporanea anche se non ci sono
riferimenti temporali precisi, potrebbe essere un qualsiasi paese occidentale
degli ultimi trent’anni. La storia poi si tuffa in un mondo fantastico che è
una rappresentazione simbolica della mente della protagonista, ma non solo. Il primo
romanzo è particolarmente introspettivo, mentre gli altri due allargano un
pochino il raggio d’azione. Nel primo Lunar dovrà sciogliere un dolore
profondo, mentre nel secondo si mette in viaggio alla ricerca delle sue
origini.
È previsto un sequel, o un prequel? Uno spin off?
Essendo una trilogia i vari episodi sono
prequel e sequel, ma una volta ultimata mi piacerebbe scrivere un romanzo che
sarà un sequel. Sto raccogliendo le idee. Ho creato un spin off che può essere
collocato tra il primo romanzo e il secondo.
Altri progetti?
La tua “Corazzata Potemkin”?
Solo legata e costretta a tenere le palpebre
aperte potrei vedere un cinepanettone.
Se qualcuno volesse seguirti, dove ti può trovare?
Può cercarmi su Facebook al mio profilo, oppure
alla pagina dedicata alla protagonista dei miei romanzi
E poi c’è il sito
E ora diamo inizio allo show.
1 commento:
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