Diamo
il benvenuto nella nostra sala proiezioni a Francesca Cuzzocrea, nata a Torino,
educatrice di professione e scrittrice per passione.
Cominciamo
parlando di te: film o serie tv? Per quale motivo?
La risposta è veloce! Film
tutta la vita. Prima di tutto perché non ho la pazienza di seguire le
lungaggini delle serie tv, inoltre penso che il film sia una forma d’arte a sé,
capace di mandare messaggi sociali molto forti.
Se
fossi il protagonista di una serie tv?
Una delle tre sorelle
Halliwell! Hanno accompagnato la mia adolescenza, le adoravo e, a onor del
vero, mi piace pensare che la magia possa fare parte del nostro mondo in qualsiasi
forma, come in quelle piccole azioni quotidiane che possono cambiare la nostra esistenza
per sempre: girare a destra piuttosto che a sinistra ad un bivio, leggere un
libro con un tema particolare in un periodo speciale della nostra vita… siamo
sicuri che sia sempre e solo “colpa” del caso?
Quanto
e come influisce ciò che guardi con ciò che scrivi ?
La televisione in generale influisce
poco, la mia fonte di ispirazione sono le persone che mi circondano e che
riescono a lasciare un segno dentro di me con le loro storie o con le loro
rughe.
Pillola
rossa o pillola blu? (In caso non si conoscesse Matrix: “Pillola azzurra, fine della storia:
domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola
rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del
bianconiglio.”) Fantasia o realtà?
Di notte la
fantasia e di giorno la realtà. Non potrei rinunciare a nessuna delle due.
Genere preferito, letterario e cinematografico?
Sono una
lettrice onnivora, passo da un genere all’altro in base all’umore del
momento. Riprendendo la domanda
precedente, prediligo comunque i thriller psicologici in cui sia sottile la
differenza tra ciò che è reale e ciò che è frutto della mente umana. Tra i
generi cinematografici amo gli storici in costume che raccontino la vita dei
grandi uomini e donne che hanno fatto la differenza.
Se il tuo libro fosse un film, chi sarebbe il regista e quale
cast sceglieresti per interpretare i tuoi personaggi?
Per il libro
“Mi hanno fatto sedere qui” immagino in regia Sergio Castellitto, un uomo che
ha saputo rendere omaggio alle intense opere di sua moglie, Margaret Mazzantini.
Per la protagonista Adele vorrei Maggie Smith, la famosa attrice
britannica che ha interpretato la professoressa Minerva Mac Granitt in Harry
Potter.
Raccontaci un po’ del tuo lavoro…
“Mi hanno fatto
sedere qui” è un romanzo breve edito da Lettere Animate nel 2015. Tratta un
tema molto attuale: la demenza senile, collegata alle varie dinamiche
famigliari. È una storia che dedico agli operatori del settore ed in
particolare a tutti coloro che hanno un proprio caro malato.
È previsto un sequel, o un prequel? Uno spin off?
No, è una
storia che nasce e si conclude in quelle poche cento pagine. Mi credi se ti
dico che, per chi vive quella situazione a casa, quelle cento pagine sono già
moltissime?
Altri progetti?
In fase di
elaborazione finale c’è una favola per bambini che tratta il tema del lutto e
poi l’inizio di un nuovo romanzo… ma su quello… chissà!
La tua “Corazzata Potemkin”?
Nonostante io scriva di sentimenti e di persone fragili, faccio sempre fatica a leggere libri in cui non ci sia il lieto fine.
Se qualcuno volesse seguirti, dove ti può trovare?
Potete trovarmi
e contattarmi sulla mia pagina autore di Facebook:
E ora diamo inizio allo show.
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