domenica 3 aprile 2016

Pagine e Pop Corn - intervista a Francesca Cuzzocrea

Diamo il benvenuto nella nostra sala proiezioni a Francesca Cuzzocrea, nata a Torino, educatrice di professione e scrittrice per passione.
  
Cominciamo parlando di te: film o serie tv? Per quale motivo?
La risposta è veloce! Film tutta la vita. Prima di tutto perché non ho la pazienza di seguire le lungaggini delle serie tv, inoltre penso che il film sia una forma d’arte a sé, capace di mandare messaggi sociali molto forti.


Se fossi il protagonista di una serie tv?
Una delle tre sorelle Halliwell! Hanno accompagnato la mia adolescenza, le adoravo e, a onor del vero, mi piace pensare che la magia possa fare parte del nostro mondo in qualsiasi forma, come in quelle piccole azioni quotidiane che possono cambiare la nostra esistenza per sempre: girare a destra piuttosto che a sinistra ad un bivio, leggere un libro con un tema particolare in un periodo speciale della nostra vita… siamo sicuri che sia sempre e solo “colpa” del caso?

Quanto e come influisce ciò che guardi con ciò che scrivi ?
La televisione in generale influisce poco, la mia fonte di ispirazione sono le persone che mi circondano e che riescono a lasciare un segno dentro di me con le loro storie o con le loro rughe.

Pillola rossa o pillola blu? (In caso non si conoscesse Matrix: “Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio.”) Fantasia o realtà?
Di notte la fantasia e di giorno la realtà. Non potrei rinunciare a nessuna delle due.

Genere preferito, letterario e cinematografico?
Sono una lettrice onnivora, passo da un genere all’altro in base all’umore del momento.  Riprendendo la domanda precedente, prediligo comunque i thriller psicologici in cui sia sottile la differenza tra ciò che è reale e ciò che è frutto della mente umana. Tra i generi cinematografici amo gli storici in costume che raccontino la vita dei grandi uomini e donne che hanno fatto la differenza.  



Se il tuo libro fosse un film, chi sarebbe il regista e quale cast sceglieresti per interpretare i tuoi personaggi?
Per il libro “Mi hanno fatto sedere qui” immagino in regia Sergio Castellitto, un uomo che ha saputo rendere omaggio alle intense opere di sua moglie, Margaret Mazzantini.
Per la protagonista Adele vorrei Maggie Smith, la famosa attrice britannica che ha interpretato la professoressa Minerva Mac Granitt in Harry Potter.

Raccontaci un po’ del tuo lavoro…
“Mi hanno fatto sedere qui” è un romanzo breve edito da Lettere Animate nel 2015. Tratta un tema molto attuale: la demenza senile, collegata alle varie dinamiche famigliari. È una storia che dedico agli operatori del settore ed in particolare a tutti coloro che hanno un proprio caro malato.

È previsto un sequel, o un prequel? Uno spin off?
No, è una storia che nasce e si conclude in quelle poche cento pagine. Mi credi se ti dico che, per chi vive quella situazione a casa, quelle cento pagine sono già moltissime?

Altri progetti?
In fase di elaborazione finale c’è una favola per bambini che tratta il tema del lutto e poi l’inizio di un nuovo romanzo… ma su quello… chissà!

La tua “Corazzata Potemkin”?
Nonostante io scriva di sentimenti e di persone fragili, faccio sempre fatica a leggere libri in cui non ci sia il lieto fine.

Se qualcuno volesse seguirti, dove ti può trovare?
Potete trovarmi e contattarmi sulla mia pagina autore di Facebook:
Acquistate il mio romanzo qui e qui.



E ora diamo inizio allo show.

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