venerdì 20 maggio 2016

Quasi tenebra - J.R. Ward

Ho lasciato passare del tempo da quando ho finito questo romanzo, il secondo della serie della "Confraternita del pugnale nero", dopo aver scritto la recensione del primo episodio qui. Senza dubbio, visto che siamo giunti al dodicesimo volume, i libri della Ward sanno raggiungere un gran numero di lettori - più lettrici direi - e colpire al cuore. Cuore... Non so. Come è successo con il primo, anche il secondo volume, che ho letto ormai un paio di anni fa, scorre via veloce, coinvolgente e divertente.
Dopo aver conosciuto Wrath, il Re, e il suo amore per Beth nel primo episodio, in questo romanzo si approfondisce la figura di Rhage - altro membro della Confraternita, tormentato e maledetto - soprattutto alla luce del suo incontro con Mary.
Mentre la guerra con i lesser (organizzazione i cui membri albini e che profumano di talco cercano di eliminare tutti i vampiri dalla faccia della terra) continua senza tregua, l'umana Mary incontra il guerriero più selvaggio della Confraternita. Bellissimo e letale, Rhage nasconde in sé una bestia incontrollabile, frutto di una maledizione antica, che placa con sesso e violenza. In una vita da sempre minacciata dalla malattia, Mary potrà vivere con lui una passione travolgente, anche se l'unione tra un vampiro e un'umana è proibita.
Lentamente, mentre la loro storia procede, si conoscono meglio gli altri personaggi. Ogni libro sarà legato a una coppia, ogni storia d'amore porta alla luce i segreti di Caldwell.

Noto che ho ripetuto più volte la parola membro. Cercando di scrivere una sinossi che non desse troppi spoiler, anche se ormai i libri sono talmente conosciuti che sembra quasi impossibile, ho visto che mi veniva naturale. Forse perché è un termine ricorrente in questa serie "paranormal romance", che è un altro modo per dire erotico. Da lettrice di romanzi horror trovo questa serie quasi comica, se presa dal punto di vista dell'ambientazione vampiresca. Il mondo creato dalla Ward, però, ha una sua presa nell'immaginario più istintivo e animale che c'è in noi. Questi guerrieri possenti, tormentati dal passato, dalle maledizioni che si portano dietro, da segreti e dolori, attirano con il loro essere demoni spaventosi e perennemente disposti a uccidere o accoppiarsi. Il loro delicato equilibrio, il non nutrirsi di umani ma solo dei propri simili li rende diversi dai soliti vampiri. In qualche modo anche meno pericolosi.
Sono romanzi di puro svago, scritti decentemente e probabilmente altrettanto devianti quanto lo è stato l'universo di Twilight. Ma non sono qui a far sociologia, che non sono capace. Come donna non ne apprezzo l'immagine che mi rimanda, ma forse sono meglio questi energumeni nero vestiti piuttosto che quel noioso miliardario con strani giochi in testa.
Non lo consiglio, a meno che non vogliate davvero divertirvi e basta con una lettura scorrevole e un poco piccante.
P.S: Mi ero ripromessa di non scrivere più recensioni riguardo a questa serie, ma una discussione recente su Facebook mi ha fatto ripensare a tante piccole cose e tutto sommato... Why not?

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