Diamo
il benvenuto nel nostro foyer a Giovanni Lucchese. Vive a Roma dove lavora come
libero professionista ma il suo grande sogno è quello di poter fare lo
scrittore a tempo pieno. Ama condividere ogni aspetto della sua vita con i suoi
amici più fidati, ai quali non nega mai una bevuta insieme o un giro di
shopping compulsivo.
Cominciamo
parlando di te: film o serie tv? Per quale motivo?
Serie tv. Sono uno che si affeziona e mi piace poter
ritrovare i miei personaggi preferiti e le mie storie per molto tempo, come
fossero vecchi amici o parenti che puoi visitare ogni volta che ne hai bisogno.
Amo il cinema, ma le serie tv sono una
vera e propria droga per me.
Se
fossi il protagonista di una serie tv? E se fossi un film?
Sarei il protagonista di un one man show dal titolo “le
meravigliose avventure di Giovanni”, nel quale si ride, si ascolta musica, si
viaggia, si fanno esperienze pazzesche e si conoscono persone fantastiche. Visto
il successo planetario della serie dopo la terza stagione ne verrebbe tratto un
film!
Quanto
e come influisce ciò che guardi con ciò che scrivi?
Tantissimo, in modo quasi totale. Credo che la creatività
nasca da una fusione tra input esterni e capacità della mente di elaborarli.
Ogni cosa che vedo, ascolto, tocco, osservo o vivo è una potenziale storia che
potrebbe svilupparsi in seguito.
Pillola
rossa o pillola blu? (In caso non si conoscesse Matrix: “Pillola azzurra, fine
della storia: domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che
vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è
profonda la tana del bianconiglio.”) Fantasia o realtà?
Pillola rossa. Per quanto la realtà possa essere difficile e
a volte scoraggiante è sempre meglio che vivere in una favola illusoria.
Genere preferito, letterario e cinematografico?
I miei gusti spaziano un po’ ovunque. Chuck
Palanhiuk è il mio mito, mi piace perdermi nei romanzi di Isabella Santacroce e
nei classici di Dickens, nei racconti di Carver, ma adoro e possiedo anche
l’intera saga di “I love shopping” di Sophie Kinsella della quale sono un
grande fan. Stessa cosa vale per il cinema, dalle commedie romantiche ai film
sui supereroi fino al cinema italiano contemporaneo che negli ultimi anni ha
sfornato dei veri e propri capolavori.
Quale regista vorresti scegliesse il tuo libro per farne un
film e con quale cast per interpretare i tuoi personaggi?
I personaggi dei miei racconti sono giocattoli, la Dreamworks
potrebbe farne un film animato sullo stile di Shrek, meno moralista e più
sfacciato di un film Disney.
Raccontaci un po’ della tua raccolta…
I protagonisti di “Pop Toys” sono giocattoli di
tutti i tipi. C’è l’immancabile Barbie, regina viziata e viziosa, ci sono le
Bratz, femministe sfegatate che invece di parlare rappano, c’è un orsacchiotto
di peluche che salva una bambina dalle grinfie di un mostro umano, un Playmobil
disposto a tutto pur di ritrovare una ragione di vita, un Big Jim finito per
sbaglio nella stanza di una bambina, e tanti altri. Tutti loro vivono
esperienze umane a volte scanzonate ma a volte molto difficili, e proprio come
i loro padroni in carne ed ossa vengono messi a dura prova dalla vita e dalle
situazioni estreme nelle quali finiscono col trovarsi.
È previsto un sequel, o un prequel? Uno spin off?
Ho molti racconti nel cassetto, e tante idee super
scriverne di nuovi, non si sa mai.
Altri progetti?
Ho quasi terminato il mio primo romanzo, un
thriller dai risvolti noir, molto diverso da “Pop Toys”.
Se qualcuno volesse seguirti, dove ti può trovare?
Su facebook, profilo privato o pagina autore,
twitter @Gio_Lucchese , Instagram giolucchese o sul mio blog
Acquistate Pop Toys qui.
La tua “Corazzata Potemkin”, sia letteraria che
cinematografica? Ovvero, cosa non ti piace proprio?
Ammetto di non essere mai riuscito a finire “Il
signore degli anelli”, ogni volta mi sono bloccato e arreso in un punto
preciso. Comunque ho adorato la trilogia cinematografica. Al cinema ho provato
un vero e proprio senso di fastidio guardando il film “Melancholia” di Lars Von
Trier, di cui comunque altri film mi sono piaciuti molto.
E ora diamo inizio allo show
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