sabato 26 ottobre 2013

Albion - Bianca Marconero

Difficile cominciare questa recensione. Il romanzo è stato pubblicato dalla Limited Editions, casa editrice specializzata in fantasy e narrativa di genere. Esordio di un'autrice che promette bene, quattrocento pagine che si leggono in un batter d'occhio. Personaggi ben caratterizzati e sviluppo della tram calibrato alla perfezione, più un volume 1.5 scaricabile gratuitamente come espansione della storia.

Marco Cinquedraghi è ricco, egoista, viziato e sempre teso a sembrare quello che non è. Alla morte del nonno scopre che verrà mandato all'Albion College, una scuola esclusiva in cui il suo fratello maggiore ha perso la vita. Dovrà entrare a metà corso, una cosa che lo statuto della scuola non prevede, e l'eccezione gli costerà fatica. Lezioni e la compagnia dei borsisti, tenuti a dargli un aiuto anche contro la loro volontà. Perché all'Albion ci sono studenti di serie A e di serie B, e regole molto particolari. I rapporti che Marco sviluppa all'interno della scuola sono molteplici e ambigui, dovendo imparare come muoversi in un ambiente nuovo. L'attrazione per Helena, borsista spagnola, l'amicizia con Lance, suo compagno di stanza, il rapporto delicato con Deacon, e così via, in una serie di eventi che lo porterà a capire chi è davvero.
Le origini della scuola, le ragioni degli ultimi cambiamenti nello statuto, il motivo per cui Marco e alcuni compagni cominciano a sentirsi diversi da prima. Tutto verrà svelato all'ultimo momento, lasciando un finale aperto per il seguito. Magia, storia e leggenda si mischiano rendendo questo romanzo una cosa diversa dal solito fantasy, non necessariamente uno young adult e veramente interessante sotto molti punti di vista.

Quattrocento pagine, personaggi definiti egregiamente, dettagli storici e tecnici precisi. L'autrice si muove in un mondo fantastico perfettamente a suo agio, trasportando il lettore in un luogo altro e facendogli percepire emozioni e azioni che non restano solo sulla carta. Una scrittura scorrevole e intrigante.
Secondo me da leggere, anche da chi non ama il fantasy.

approfondimento gratuito
Ho già scaricato il volume che fa da approfondimento, fornendo il punto di vista di uno dei personaggi. Da leggere assolutamente dopo il volume qui recensito.

P.S: Ci sono punti che mi hanno ricordato Harry Potter (forse a causa della scuola), soprattutto l'antipatia che Marco Cinquedraghi suscita quasi senza bisogno di aprire bocca. Ma non c'entra nulla con lui. E a ben vedere, lo si può comprendere e perdonare. I rimandi ai Templari, ai cavalieri della Tavola Rotonda, alla storia europea... tutto fantasticamente coinvolgente senza apparire mai noioso. Aspetto il secondo episodio con ansia.

lunedì 21 ottobre 2013

Cose nostre - Malavita

Ultimo film, in ordine di tempo, di Luc Besson, è l'adattamento cinematografico del romanzo Malavita di Tonino Benacquista.

Giovanni Manzoni è un ex mafioso pentito che ha testimoniato contro i suoi capi e per questo motivo vive sotto copertura dell'FBI insieme alla famiglia, la moglie Maggie e i figli adolescenti Belle e Warren. Il suo ex capo, don Mimino, sta però conducendo nei suoi confronti una feroce caccia all'uomo dal carcere, che -unitamente ai non pochi guai che la famiglia stessa combina in ogni nuovo luogo di residenza- porta i Manzoni a continui e forzati spostamenti.

All'ennesimo cambiamento, la famiglia si ritrova in uno sperduto paesino della Normandia con una nuova identità (i Blake) ed il proposito di mantenere un basso profilo ed integrarsi nella nuova comunità. Ma tra le poco ortodosse abitudini del capofamiglia, che mal accetta quelle che considera mancanze di rispetto, il focoso temperamento della moglie e il piglio dei figli, l'impresa si rivela sin dal primo giorno piuttosto complicata.

Se poi a tutto questo si aggiunge Giovanni che, trovata una vecchia macchina da scrivere nel capanno della nuova casa, inizia a scrivere le sue memorie e viene scambiato dagli abitanti del paesino per una celebrità e l'arrivo degli scagnozzi di don Mimino pronti a sterminare l'intera famiglia... la situazione diventa quanto mai esplosiva...

Il film si potrebbe inserire nel filone malavitoso comico già visto in Terapia e pallottole o nei Soprano, anche se rispetto al primo ha senza dubbio anche momenti molto più crudi e tesi. Le risate e l'ironia, però, sono sicuramente l'ingrediente principale ed il film funziona, molto anche grazie ai protagonisti: uno strepitoso Robert De Niro, pentito in vestaglia che fantastica fini turpi per tutti coloro che ai suoi occhi gli mancano di rispetto e che, qua e là, non esita a realizzare tali fantasie; una Michelle Pfeiffer bellissima con le sue piccole rughe di espressione, che tenta di integrarsi ma non riesce a tollerare l'atteggiamento antiamericano pieno di pregiudizi dei negozianti del paese ed un Tommy Lee Jones, agente FBI cinico e disincantato, che bilancia il legame quasi di affetto sviluppato con la famiglia Manzoni con il legittimo desiderio di sbattere Giovanni in galera per le sue intemperanze, che gli consentirebbe una vita di sicuro più serena e tranquilla.

Una menzione speciale, poi, a Malavita, il cane di famiglia. E se come me non sopportate quei film in cui l'animale di turno finisce male tranquilli: non gli succede nulla (per tutti gli altri... perdonatemi, non ho poi svelato un granché)!

mercoledì 9 ottobre 2013

Il diamante dell'harem - Katie Hickman

Edito da Garzanti nel 2010,questo romanzo dell'inglese Hickman ci porta nella Venezia del 1604 e lungo le coste dell'Italia meridionale allo stesso tempo. L'autrice è specializzata in romanzi storici, il suo primo romanzo non è ancora stato pubblicato in Italia, pur essendo finalista a un prestigioso concorso.
E, a dirla tutta, ci sarà un perché.

La vicenda narra le inquietudini di Paul Pindar, mercante inglese a Venezia da qualche tempo. Lui e il suo servitore (nemmeno troppo fedele) John Carew hanno un rapporto stretto con la cortigiana Costanza, ormai non più giovanissima, ma ancora interessante. Soprattutto Paul ha un rapporto intenso con il gioco e l'alcool da quando la sua fidanzata Celia è scomparsa. Si credeva che fosse annegata durante il naufragio della nave su cui viaggiava con delle educande, ma c'era anche il vago sospetto che lei fosse finita nell'harem di Costantinopoli.
Allo stesso tempo si narra di una bizzarra compagnia di artiste di strada che accolgono nella loro carovana una povera sventurata muta e deforme con il suo piccolo neonato, il cui corpicino presenta tali e gravi malformazioni da attirarsi la diffidenza della gente che incontra, disposta a pagare pur di liberarsi di loro.
E, ancora, si narra di Annetta che dopo un passato oscuro è tornata al convento per farsi monaca di clausura grazie a una cospicua dote, ma la cui esperienza ha insegnato fin troppo bene a muoversi nel mondo.
Si narra di un misterioso diamante, enorme, trafugato da Costantinopoli e dotato del potere di far avverare i desideri di chi lo possiede. Questo diamante giunge chissà come sui tavoli da gioco veneziani, mira del disperato Paul Pindar che non spera altro che possederlo per poter ritrovare la sua amata.
Mentre il sevitore Carew tenta in ogni modo di aiutarlo, tra la laguna e il convento, tra le bische e la casa della cortigiana in disgrazia; mentre tra le monache ci sono giochi di potere e segreti inconfessabili; mentre la carovana viaggia da un capo all'altro dell'Italia... Tutto quel che c'era da svelare si svela.

Un romanzo privo di grandi sorprese, che sembra lasciato a metà, che svela senza mostrare e non dà soddisfazioni di alcun tipo. Peggio di molti romanzi rosa della collana Harmony, 323 pagine che si leggono rapidamente ma senza lasciare traccia nell'animo del lettore. Per dirla alla maniera del torneo di Gems, una "ciofeca". Peccato che sia stato pubblicato inizialmente proprio da una delle case editrici del gruppo Gems e in effetti, forse, degno di una stima pari ai lavori di certi principianti che qui vengono puntualmente cestinati.
Qualità, questa sconosciuta.

lunedì 7 ottobre 2013

Il profumo del sangue - Nalini Singh

Nalini Singh, pluripremiata scrittrice neozelandese, in questa nuova serie intitolata Guild Hunter (di cui questo è il primo romanzo), riesce a creare una mitologia vampirica totalmente inedita: i vampiri, riconosciuti e accettati dalla società, non sono abomini usciti chissà da quale incubo, ma sono persone comuni che -dietro spontanea sottoscrizione di un contratto- vengono trasformati dagli arcangeli.

E in un mondo il cui accade si vedere angeli volare nel cielo, le creature più temibili sono proprio gli arcangeli: impossibilmente belli, immortali, dotati di una forza sovrumana e di poteri sovrannaturali, governano ciascuno la propria porzione di mondo con un'inflessibilità che spesso degenera in crudeltà, tanto poco valgono ai loro occhi le vite dei miseri umani.

Quando una delle loro creature (che per essere trasformate accettano di essere schiave del loro creatore per 100 anni) fugge, fanno ricorso ai Cacciatori, umani dal fiuto particolare, in grado di rintracciare in breve tempo i fuggitivi e riportarli al legittimo proprietario.

E' in questo scenario, in una New York senza dubbio particolare, che l'arcangelo Raphael contatta la cacciatrice Elena. Ma questa volta il compito che le viene affidato non è la semplice caccia ad un vampiro sfuggito al guinzaglio del suo creatore...

Mentre Elena affronta il suo incarico, sempre in bilico tra baratro e salvezza, pericolo e protezione, sfrontatezza e paura, pagina dopo pagina l'autrice porta il lettore in questo suo mondo così particolare e affascinante, in cui si sovvertono le iconografie classiche secondo cui gli angeli dovrebbero essere i buoni e i vampiri i mostri sanguinari...
Gli angeli e arcangeli di cui si parla sono tutt'altro che putti giocosi e paffuti o esseri ascetici e asessuati (e nulla hanno a che fare con alcuna religione)! Sono invece figure, maschili e femminili, sconvolgenti nella loro perfezione, sensuali quanto volubili, iraconde, inflessibili e crudeli, che hanno ormai perso da troppi secoli qualsiasi barlume di umanità.

Il primo romanzo, avvincente al punto che -ormai rientrata dalle ferie- ogni sera dovevo ripetermi il mantra "io leggerò un solo capitolo... qualunque cosa accada in quelle pagine, leggerò un solo capitolo e non andrò avanti fino alle tre di notte incapace di smettere", si conclude con un colpo di scena che sovverte il precario equilibrio raggiunto dai protagonisti... e promette nuove rivelazioni su un mondo -quello degli arcangeli- pieno di segreti ancora tutti da svelare.

A questo punto, già in astinenza, non posso che sperare che TEA faccia uscire presto l'edizione economica del secondo volume!!!

Ah, solo un avviso: come i romanzi della Hamilton (che si tratti di Merry o di Anita Blake), decisamente non è adatto a lettori troppo giovani... o allergici a battute piuttosto esplicite o ad una sensualità decidamente vissuta! ;-)