domenica 3 novembre 2013

Sex, lies and Vampires - Katie MacAlister

Ecco qui un altro romanzo della serie degli Oscuri, i vampiri moravi creati dalla fantasia di Katie MacAlister (il primo ed il secondo, rispettivamente, li ho recensiti qui e qui).

Anche in questo caso, il titolo gioca con quello di un famoso film di Soderbergh di fine anni '80, Sex, Lies and Videotape, anche se chiaramente, titolo a parte, null'altro viene preso a prestito dall'originale cinematografico.

La vicenda si concentra sulla giovane Nell Harris, invitata a Praga da Melissande -la prima morava donna che incontriamo nei romanzi della MacAlister. Giunta in loco, la giovane -che dovrebbe semplicemente tradurre un'iscrizione su un raro pettorale del XIV secolo- si ritrova catapultata in un mondo che rischia di farla uscire di senno, popolato di esseri del piccolo popolo, vampiri e signori dei demoni.

La realtà, infatti, è che la ragazza è stata attirata con la scusa del lavoro, facendo leva sul suo interesse storico per il reperto da tradurre, mentre la vera ragione per cui Melissande e la sua famiglia vogliono il suo aiuto è ben altra: Nell è un'incantatrice naturale e hanno bisogno di lei per salvare il nipote di Melissande, prigioniero di un Signore dei Demoni a causa del cugino di lei, Adrian...

Nel romanzo si ritrovano vecchie conoscenze, ossia Christian Dante e Allie Telford, protagonisti del romanzo precedente, oltre all'evocato signore dei demoni, Asmodeus, ora confinato in una statua ma non per questo meno pericoloso se qualcuno brama il suo potere.

Al centro della storia, però, stavolta sono la giopvane e combattiva Nell e il vampiro, pardon, il moravo Adrian, detto il Traditore. In una girandola di colpi di scena, in cui risulta presto chiaro che il "cattivo" non è davvero chi parrebbe esserlo, e tra fughe, attimi d'amore e battute fulminanti (epica Nell che cerca di volta in volta il nomignolo adatto al suo amato, sminuendo così il terrore che lui dovrebbe suscitare), la storia non può che terminare con il desiderato happy ending, ma questo non ne sminuisce affatto la godibilità.

Rispetto al primo libro della serie, in cui i personaggi risultavano talvolta fastidiosi o grotteschi nella loro esagerazione, la MacAlister ha man mano imparato a dosare gli ingredienti con maggior perizia e risulta sempre più brava a miscelare humor e suspence, in un risultato senz'altro leggero e non "intellettuale", ma decisamente piacevole.

Anche in questo caso, non è purtroppo disponibile una versione italiana e pare che non ci sia alcun editore italiano interessato a tradurre la serie!