lunedì 16 dicembre 2013

Fatti mangiare dalla mamma - Cochonnerie-Labile-Collettivo

Prendiamo un libro di ricette.
No, prendiamo un libro illustrato. Anzi, un libro di racconti legati alle ricette e con illustrazioni.
No, non basta.
Prendiamo un libro che aiuterà il reparto di Oncologia Pediatrica dell'ospedale Santa Chiara di Pisa.
Aggiungiamo che è stato studiato, scritto e amato da ben ventiquattro autori. Che ciascuno di loro ha messo una parte di sè in questo lavoro corale e che il cuore si vede dalla prima pagina.
Mettiamo anche che tutto questo è nato dall'amore per un giovane poeta sardo, Fabrizio Pittalis, mancato (o trasferitosi su Venere, come preferiva pensare) a soli 26 anni lasciando una traccia profondissima dietro di sé.
Non basta.
Avere in mano una copia di questo libro, che è anche multimediale, astrologico, nutrizionista, sommelieristico, poetico, psicologico non ha pari. Un po' perché se lo avete in mano avete fatto una cosa buona, un po' perché comprandolo di cose buone potete farne ogni giorno una diversa.
Prendiamo un libro completo. Ci porterà in tanti posti diversi, ci farà sorridere pensando alla mamma, ci suggerirà vini, ci dirà come mangiano i segni zodiacali, ci farà seguire tratti di illustrazioni ironiche e intelligenti.
Questo libro non si finisce mai davvero. Lo si apre e riapre in continuazione, sapendo d'aver perso sempre qualche dettaglio. Un simbolo, una parola, il frammento di un ricordo bambino legato a uno dei piatti raccolti con amore.
Un libro d'amore, appunto. E di parole e segni che possono far del bene oltre che del buono. Senza arricchire ricche signore della tv.
I narratori tutti e i poeti (Rita Bonomo, Luca Palli Branchi, Rosamaria Caputi - anche curatrice - Maria Grazia D'Avino - anche astrologa - e Silvia Longo, con Paola Silvia Dolci, Mauro Mazzetti, Silvia Molesini e Ianus Pravo), la sezione nutrizione e vino (Monia Farina, Tommaso Sussarello), impiattamento (Roberta Scarazzato), cinefilia (Nerina Garofalo), psicologia (Ninfa Delicato) e disegno (Michaela D'Astuto); con la collaborazione di editor, impaginatori e simili (Luigi Romolo Carrino e Lara Arvasi); i traduttori - perché tutte le ricette sono presentate anche in Inglese (Silvia Ghiretti, Jacqueline Cornelius, Daniela Conti, Alberto Capelli e Ivana De Gasperis) hanno fatto un lavoro eccezionale di cui non vi renderete conto finché non avrete in mano la vostra copia del libro.
Potete acquistarlo presso tutte le librerie Feltrinelli o su ilmiolibro e siete sicuri di aver fatto un ottimo regalo facendo del bene. Mi raccomando, per una volta, accettate un consiglio.



domenica 15 dicembre 2013

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

Ok, lo ammetto: non sono una fan di Tolkien. Non ho mai letto Il Signore degli Anelli (e non conto di porre rimedio a questa lacuna in questa vita) e, quando a scuola sono stata costretta a leggere Lo Hobbit, non sono andata oltre pagina 5... e poi ho in qualche modo finto, per quanto allora non ci fosse Wikipedia a salvare i poveri studenti e non esistesse certo un Bignami dell'opera tolkeniana.

Non mi attira, trovo Tolkien eccessivamente "maschile" (e anche alquanto misogino) e libri con questo taglio, per quanto adori il genere fantasy, finiscono per respingermi.

Di conseguenza, non avevo neppure visto il primo episodio. Ma con gli amici capita di seguire anche gusti non propri e così ho seguito il gruppo. E devo dire che non me ne sono pentita.

Certo il film è lungo, ma gli effetti sono belli e la storia avvince -rispetto alle mie remore, forse anche grazie all'introduzione cinematografica di personggi non presenti nel romanzo, come l'elfa Tauriel, ed alla cura estetica che ha caratterizzato tutti i moderni film tratti dalla saga tolkeniana, non solo negli ambienti e nei costumi, ma anche nella scelta stessa degli interpreti: i romanzi parlano di creature deformi e tutt'altro che affascinanti, mentre nei film non esiste personaggio che non abbia un suo fascino, a cominciare pèersino dai nani.

E poi c'è Smaug! Il drago è talmente bello e realistico che alla fine si fatica persino a non fare il tifo per lui, così possente e amante delle lusinghe.

Certo, la scelta del cast ha un sapore piuttosto "televisivo" (l'elfa Tauriel è la Kate di Lost, il nano Kìli è il vampiro Mitchell di Being Human, il nano Fìli era nel cast di Hercules ed è l'assassino del primo episodio di Moonlight, Radagast altri non è che il Doctor Who...), ma il film funziona, forse anche per questa sensazione di "familiarità", anche per chi non ha visto o letto nulla in precedenza.

Due soli appunti spero me li concederete: il 3D a volte è disturbante e crea attimi di vertigine e malessere, se non ci fosse la pausa prescritta potrebbe diventare davvero problematico e... le lenti a contatto di Legolas?!? Ne vogliamo parlare?!? Premesso che nella trilogia del Signore degli Anelli non mi pare portasse nulla di simile, sembrano veramente acquistate al risparmio, fasulle e orribili quanto quelle usate nella saga di Twilight (in tutti gli episodi successivi al primo)!!!

domenica 1 dicembre 2013

Thor - Il mondo oscuro

Restando in tema di supereroi, che quest'anno hanno decisamente riempito le sale cinematografiche, non poteva mancare l'ultimo episodio -in ordine di tempo- dell'eroe norreno, interpretato dal medesimo cast stellare del primo film.

Qui la vicenda inizia con un antefatto: molte migliaia di anni prima Bor, padre di Odino, sconfigge gli Elfi Oscuri, guidati dal malvagio Malekith, in una sanguinosa battaglia per il predominio sull'Aether, una sostanza fluida dotata di un enorme potere oscuro. Persa la battaglia, Malekith riesce a fuggire con pochi fedeli seguaci giuranndo vendetta, mentre l'Aether viene confinato nel cosiddetto mondo oscuro dove nessuno potrà più accedervi.

Tornati ai giorni nostri, Thor si sta occupando di riportare l'ordine e la pace nei nove mondi, disattendendo la promessa fatta a Jane di tornare da lei e lei, dal canto suo, sta cercando di dimenticarlo.

Un raro allineamento proprio dei nove mondi, però, provoca strani fenomeni sulla Terra, che portano Jane nel mondo oscuro, dove l'Aether si impossessa di lei, e Malakith a risvegliarsi dal sonno in cui attende la sua vendetta...

Il film, visibile in 2 o 3D, è pieno dei prevedibili effetti speciali e, pur essendo lungo, scorre veloce e in modo piacevole. In parte prevedibile, lascia i migliori colpi di scena per il finale (e non solo dopo i titoli di coda!!!).

Molte le scene divertenti: dagli schiaffoni di Jane al bell'eroe che non ha mantenuto la sua promessa (o al perfido Loki in ricordo di quanto accaduto a New York per causa sua), al professor Selvig, strepitoso Stellan Skarsgaard, in mutande e sconvolto da quanto ha compreso sullo strano allineamento planetario, alle battute velenose di Loki.

Molti personaggi hanno avuto maggiore spazio rispetto al primo episodio, a partire da Darcy (l'assistente di Jane), il saggio Heimdall (il guardiano di Asgard) e la stessa Frigga. E c'è anche spazio per analizzare i rapporti famigliari di Loki -che appare più sfaccettato e a suo modo più umano- con la madre, il padre ed il fratello.

Mentre molte citazioni fanno capire che questo episodio, così come Iron Man 3, è successivo a quello degli Avengers, il finale lascia la porta aperta a un terzo episodio, che sicuramente è già in cantiere...

E concedetemi un ultimissimo commento: ma quanto è bella Natalie Portman?!?