martedì 26 agosto 2008

Nightmare, dal profondo della notte

NightmareNon so come mai, ma la mia infanzia è stata piena di sogni e di incubi. Ancora prima di cominciare l'adolescenziale tour dell'orrore. Sarò predisposta.
Il film che preferisco, col cattivo più brutto e spaventoso, con una trama almeno vagamente sensata (che i film dell'orrore solitamente non hanno), tra quelli che riguardano brutti sogni è di sicuro questo di Wes Craven.
Nei sogni di un gruppo di adolescenti (tra cui spicca un Johnny Depp ancora in carne e decisamente carino) si aggira un uomo nero. Ha in testa un cappellaccio, il viso ustionato e le mani guantate d'artigli. E uccide. Fa il gioco del gatto col topo nei loro sogni, li insegue, li spaventa e alla fine li uccide. Sul serio. Perchè non ci sono sogni che siano solo sogni.
Certo, è un film dell'orrore. Non ha grandi pretese. Però il suo lavoro lo fa eccome. Magari un po' superato, adesso. Anche se non nasconde un significato profondo garantisce un'ora e mezza circa di brividi. Belli gli effetti speciali, se pensiamo che è del 1984, bravissimo Robert Englund (il dolce alieno di V-Visitors) nei panni di Freddy Krueger. La critica lo ha definito comunque come "intessuto di riferimenti simbolici alle paure dell'infanzia, alla difficoltà di crescere in comunità basate sull'ipocrisia, la falsità, l'odio, all'impossibilità per le nuove generazioni di sognare". (F. Cacchiari) Il che mi dice che pur nell'orrore scelgo bene.
Lo so che vi ho fatti rabbrivire... Proprio questo volevo...

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