mercoledì 5 ottobre 2011

Giuro che non mi sposo - Elizabeth Gilbert

“... e vissero felici, divorziati e contenti”.
Doveva finire così l’irripetibile favola di Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di Mangia prega ama li avevamo lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non sposarsi mai più. Un primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno era più che sufficiente: d’ora in avanti avrebbero celebrato l’amore a modo loro, senza bisogno di riti ufficiali, senza vincoli e senza il rischio di future complicazioni legali. Insieme, avrebbero vissuto ciascuno la sua vita; avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con Philadelphia come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del Dipartimento per l’immigrazione e la sicurezza dell’aeroporto di Dallas avevano in mente un finale diverso. Per loro, il brasiliano Felipe, con i suoi frequenti andirivieni tra l’America e il resto del mondo, era solo un altro ospite indesiderato, sospettato di risiedere clandestinamente nel Paese e come tale punibile con l’espulsione. Solo le nozze con la sua americanissima e recalcitrante fidanzata avrebbero potuto consentirgli di rimettere piede legalmente negli Stati Uniti. Con la sincerità e l’ironia che hanno fatto di "Mangia prega ama" un bestseller da 10 milioni di copie, Elizabeth Gilbert riprende il racconto da dove l’aveva lasciato per affrontare il tema controverso e affascinante del grande “sì” in tutte le sue sfumature e implicazioni. E così facendo torna a mettere in scena le inquietudini, le paure, gli slanci e i desideri nascosti suoi e di tutte le donne, regalandoci un nuovo libro pieno di incontri, di storie e di piccole, formidabili rivelazioni.
Questa è la descrizione di Rizzoli.
Sulla scia di Mangia, prega, ama (recensito qui) l’ho letto con entusiasmo ma… è stata una fatica, lo ammetto! Il testo è interessante, molto, ma non riuscirei a definirlo un romanzo, perché è la storia che manca.
Mentre il libro precedente lascia la ricerca di cambiamento e spirituale della Gilbert tra le righe di una storia che man mano si dipana, questo è piuttosto un trattato sociologico sul matrimonio. Che, ripeto, è davvero molto interessante, fornisce informazioni che possono risultare nuove e grandi spunti di riflessione, ma risulta senz’altro pesante, soprattutto se si è abituati a leggere prima di dormire e ci si aspetta, per l’appunto, un romanzo!

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