Barbara Alberti non ha bisogno di grandi presentazioni, almeno quando si tratta di opinioni forti, di cose non mandate a dire, di risposte anche un po' sgarbate ma sempre intelligenti. Insomma, come opinionista, come persona a cui rivolgersi con la propria posta del cuore, la Alberti è più che conosciuta. Può darsi che non si ritenga fondamentale leggere i suoi libri, ma io ho deciso di farlo.
Non avendo trovato altro in libreria, ho acquistato il Vangelo secondo Maria, per niente attratta dal titolo (che dopo le medie dalle suore con certe cose ho chiuso). E mi ha folgorata. La Alberti si inventa una Maria giovane, ribelle, sognatrice, sempre pronta all'avventura, interessata ad ogni aspetto della vita in un tempo e in un luogo che poco hanno da offrire ad una femmina. Questa Maria non è la donna saggia e tranquilla che immaginiamo. Con l'aumentare della sua consapevolezza, anzi, si fa sempre più artefice del suo destino piuttosto che mezzo per compiere il volere divino. Si interroga sulla morale, sul destino, sulla libertà.
Lo stile è sintetico, allo stesso tempo pura poesia, con citazioni continue delle Scritture, con tutte le contraddizioni di una adolescente che guarda il mondo con occhi diversi. Moderni. La lettura è veloce, non si inceppa intorno a giri di parole inutili. Forte nel riportare immagini di un mondo interiore ed esteriore fatto su misura per Maria, la sposa di un Giuseppe artigiano e viaggiatore diverso anch'egli dai suoi simili.
Imprevedibile, bello. Riedizione del 2007.
Non avendo trovato altro in libreria, ho acquistato il Vangelo secondo Maria, per niente attratta dal titolo (che dopo le medie dalle suore con certe cose ho chiuso). E mi ha folgorata. La Alberti si inventa una Maria giovane, ribelle, sognatrice, sempre pronta all'avventura, interessata ad ogni aspetto della vita in un tempo e in un luogo che poco hanno da offrire ad una femmina. Questa Maria non è la donna saggia e tranquilla che immaginiamo. Con l'aumentare della sua consapevolezza, anzi, si fa sempre più artefice del suo destino piuttosto che mezzo per compiere il volere divino. Si interroga sulla morale, sul destino, sulla libertà.
Lo stile è sintetico, allo stesso tempo pura poesia, con citazioni continue delle Scritture, con tutte le contraddizioni di una adolescente che guarda il mondo con occhi diversi. Moderni. La lettura è veloce, non si inceppa intorno a giri di parole inutili. Forte nel riportare immagini di un mondo interiore ed esteriore fatto su misura per Maria, la sposa di un Giuseppe artigiano e viaggiatore diverso anch'egli dai suoi simili.
Imprevedibile, bello. Riedizione del 2007.
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